Ciao a tutti, cari Eclettici lettori!
In questo post della rubrica DIAMO I NUMERI vi consiglio 9 libri/saggi femministi. Negli ultimi anni si è spesso sentito parlare di femminismo, dei movimenti #MeToo e #Nonunadimeno (e tanti altri), attivismi e mobilitazioni che non riguardano soltanto le donne, ma tutte le minoranze. Ma cosa significa davvero "femminismo"? Quando, come, perché è nato questo movimento? Anche un uomo può essere femminista? E come si può essere femministi nella vita di tutti i giorni?
Nei libri che vi consiglio in questo post vengono spiegate queste e altre cose. Viene anche messo in luce quanto (e come) le donne vengano tutt'ora discriminate, sminuite e considerate esseri umani di serie B. Invito tutti a leggere questi libri, perché, come dice Chimamanda Ngozi Adichie, "dovremmo essere tutti femministi".
#1
Dovremmo essere tutti femministi di Chimamanda Ngozi Adichie
#2
Stai zitta di Michela Murgia
Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse. Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica. Accade ogni volta che rifiutano di chiamarvi avvocata, sindaca o architetta perché altrimenti «dovremmo dire anche farmacisto». Succede quando fate un bel lavoro, ma vi chiedono prima se siete mamma. Quando siete le uniche di cui non si pronuncia mai il cognome, se non con un articolo determinativo davanti. Quando si mettono a spiegarvi qualcosa che sapete già perfettamente, quando vi dicono di calmarvi, di farvi una risata, di scopare di piú, di smetterla di spaventare gli uomini con le vostre opinioni, di sorridere piuttosto, e soprattutto di star zitta. Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un'ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice piú nessuno.
#3
Il mostruoso femminile. Il patriarcato e la paura delle donne di Jude E.S. Doyle
Se un mostro è un corpo spaventoso perché fuori controllo, una
donna mostruosa è una donna libera dal controllo dell'uomo. Brillante ed
enciclopedico, Il mostruoso femminile è un saggio sulla natura
selvaggia della femminilità, che viaggia tra mito e letteratura, cronaca
nera e cinema horror, mostrando la primordiale paura che il patriarcato
nutre da sempre nei confronti delle donne. Da L'esorcista alla dea
babilonese Tiāmat, dalla biblica Lilith a Giovani streghe, attraversano
leggende e vite dimenticate, Jude Ellison S. Doyle compie un viaggio
alla scoperta dell'oscura potenza delle donne, rivendicando l'orrore
come forza creatrice, capace di rompere le catene millenarie
dell'oppressione patriarcale.
#4
Manuale per ragazze rivoluzionarie. Perché il femminismo ci rende felici di Giulia Blasi
Care lettrici (e cari lettori) di ogni età, questo appello appena
lanciato da Giulia Blasi non è una boutade, ma un invito serio,
formulato dopo anni passati a osservare come si muovono uomini e donne
in Italia. Una società che oggi è tecnologica, in rapida evoluzione, ma
purtroppo non ancora paritaria fra i sessi in termini di rispetto,
opportunità, trattamento.
Certo non si può dire che nel Novecento
non siano stati fatti enormi passi avanti per le donne, basti pensare al
diritto di voto o alle grandi battaglie per il divorzio e l'aborto. Ma
dagli anni '80 in poi il femminismo si è come addormentato, mentre il
successo nel lavoro (e in politica, nell'arte) ha continuato a essere
per lo più riservato ai maschi e in tv apparivano ballerine svestite e
senza voce. Per non dir di peggio: la violenza sulle donne non si è mai
fermata e chi denuncia le molestie tuttora corre rischi e prova
vergogna.
Ecco perché oggi è giunto il momento che le ragazze di
ogni età raccolgano il testimone delle loro nonne e bisnonne per
proporre un cambiamento epocale, per fare una rivoluzione che ci porti
tutti - maschi e femmine - a un mondo in cui ciascuno abbia le stesse
occasioni per affermarsi secondo i propri talenti e non si senta più
obbligato a aderire ai modelli patriarcali - cacciatori & dominatori
vs angeli del focolare & muti oggetti di desiderio sessuale - che,
spesso in forme subdole, continuano a esserci proposti.
Sembra impossibile? Non lo è! In
questo saggio profondo ed elettrizzante Giulia Blasi analizza con
spietata lucidità le situazioni che le donne oggi quotidianamente vivono
e offre, in una seconda parte pratica del libro, consigli concreti per
mettere in atto un femminismo pieno di ottimismo e spirito di
collaborazione (evviva la sorellanza!) che possa rendere tutti più
sereni, rispettosi, appagati e felici. Anche gli uomini.
#5
Invisibili. Come il nostro mondo ignora le donne in ogni campo, dati alla mano di Caroline Criado Perez
In una società costruita a immagine e somiglianza degli uomini, metà della popolazione, quella femminile, viene sistematicamente ignorata. A testimoniarlo, la sconvolgente assenza di dati disponibili sui corpi, le abitudini e i bisogni femminili. Come nel caso degli smartphone, sviluppati in base alla misura delle mani degli uomini; o della temperatura media degli uffici, tarata sul metabolismo maschile; o della ricerca medica, che esclude le donne dai test «per amor di semplificazione». Partendo da questi casi sorprendenti ed esaminandone moltissimi altri, Caroline Criado Perez dà vita a un'indagine senza precedenti che ci mostra come il vuoto di dati di genere abbia creato un pregiudizio pervasivo e latente che ha un riverbero profondo, a volte perfino fatale, sulla vita delle donne.
Grazie a statistiche e dati di genere, o piuttosto grazie all'assenza di essi, l'autrice dimostra quanto, ancora oggi e in ogni parte del mondo, le donne vengano pressoché ignorate, discriminate o poco considerate nella vita di tutti i giorni, in tutti gli ambiti della società. Come se fossero una minoranza di scarso valore e non più della metà della popolazione mondiale.
#6
Il secondo sesso di Simone de Beauvoir
Con "Il secondo sesso", Simone de Beauvoir affranca la donna dallo
status di minore che la obbliga a essere l'Altro dall'uomo, senza avere
a sua volta il diritto né l'opportunità di costruirsi come Altra. Con
veemenza da polemista di razza, Simone de Beauvoir passa in rassegna i
ruoli attribuiti dal pensiero maschile alla donna - sposa, madre,
prostituta, vecchia - e i relativi attributi - narcisista, innamorata,
mistica. Approda, nella parte conclusiva, dal taglio propositivo, alla
femme indépendante, che non si accontenta di aver ricevuto una tessera
elettorale e qualche libertà di costume, ma che attraverso il lavoro,
l'indipendenza economica e la possibilità di autorealizzazione che ne
deriva - sino alla liberazione del suo peculiare "genio artistico",
zittito dalla Storia - riuscirà a chiudere l'eterno ciclo del
vassallaggio e della subalternità al sesso maschile. L'avvenire, allora,
sarà aperto. Con una determinazione prima sconosciuta e un linguaggio
nuovo, che tesse il filo dell'argomentazione attraverso un'originale
mescolanza di mito e letteratura, psicoanalisi e filosofia, antropologia
e storia, Simone de Beauvoir sfida i cultori del gentil sesso
criticando le leggi repressive in materia di contraccezione e aborto, il
matrimonio borghese, l'alienazione sessuale, economica e politica.
Provoca il pubblico conservatore, cerca il riconoscimento personale,
rivendica la solidarietà collettiva.
#7
Perché il femminismo serve anche agli uomini di Lorenzo Gasparrini
Il principale inganno che la società crea nei pensieri e nei gesti degli uomini è l’illusione della loro libertà. Gli uomini non si riconoscono come vittime di stereotipi o costrizioni. La cultura dominante dice che c’è un solo modo di essere uomini. L’uomo deve essere sicuro di sé, autorevole, non deve mai manifestare emozioni e debolezza, può fare quello che vuole senza dover chiedere mai. Ma la verità è che esistono tanti modi di essere uomini, e sono tutti migliori di questo. L’autore ci propone un’alternativa a partire dalle riflessioni fondamentali dei movimenti femministi: la maggior parte dei problemi personali, relazionali, professionali che gli uomini hanno derivano da quello stesso sistema patriarcale e gerarchico che i femminismi per anni hanno descritto e analizzato. E ci mostra come questi possano essere utili anche agli uomini per riconoscere e decostruire le dinamiche di forza che li costringono in questa situazione.
#8
Donne senza paura: 150 di lotte per l'emancipazione femminile di Marta Breen e Jordahl
In ogni parte del mondo le donne hanno lottato e lotta ancora per la loro emancipazione e i loro diritti. Questo libro racconta la storia che tutti dovremmo conoscere. È il viaggio che le nostre mamme, le nostre nonne e le nostre bisnonne hanno compiuto per arrivare fino a oggi. Donne senza paura è il racconto illustrato di questo percorso, visto attraverso la vita di alcune donne-simbolo: dall'antischiavista Sojourner Truth a Olympe de Gouges, che scrisse la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, da Margaret Sanger, che creò la prima clinica per le donne, fino a Malala, che ha ottenuto il premio Nobel per la pace, e alle numerose donne del movimento #MeToo.
#9
Storia delle storie del femminismo di Cinzia Arruzza e Lidia Cirillo
I femminismi sono numerosi, non omologabili e spesso in conflitto
tra loro. Tuttavia l’unicità del comune punto di riferimento (le donne)
obbliga a usare all’occorrenza anche il singolare. Il femminismo è
infatti il movimento sociale, politico e culturale con cui in tempi e
contesti diversi delle donne hanno tentato di svincolarsi da una
relazione di potere che non può essere assimilata ad altre. Dalle
richieste di uguaglianza durante la rivoluzione francese al movimento
suffragista; dalle rivendicazioni della “differenza” agli studi
sull’identità di genere; dalle conquiste degli anni Settanta fino alle
ricerche sull’intersezionalità delle oppressioni di genere, classe e
razza.
Le autrici non propongono una vera e propria storia del
femminismo, ma alcuni episodi significativi di una storia delle teorie e
dei discorsi che lo hanno attraversato nel corso degli ultimi due
secoli. Cercano le ragioni profonde dei differenti racconti, individuano
i gruppi sociali e le culture di appartenenza delle donne che li hanno
elaborati, le contraddizioni feconde e le trappole discorsive che
talvolta ne hanno ostacolato le dinamiche progressive.
Oggi le donne
sono nello stesso tempo più libere e in maggiore difficoltà. Molti dei
diritti ottenuti sono spesso esclusivo appannaggio di donne di settori
sociali privilegiati, la “femminilizzazione del lavoro” si è tradotta in
precarietà, le società a capitalismo avanzato non hanno cancellato ma
utilizzato il patriarcato come rapporto di potere. La storia narrata in
questo libro, ci dice a quale punto della vicenda siamo e da dove
ricominciare una lunga marcia non ancora terminata, ma che ha già molta
strada alle spalle.
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