martedì 29 novembre 2022

I demoni di Wakenhyrst - Recensione

 

Buon martedì!

La recensione di oggi è dedicata a un romanzo che fatico ad inserire in un unico genere letterario. I demoni di Wakenhyrst di Michelle Paver è allo stesso tempo un romanzo storico, gotico, del mistero e con un tocco di sovrannaturale. Scopriamolo insieme!



A Wakenhyrst, un minuscolo borgo del Suffolk, sorge Wake’s End, un maniero dai tetti dissestati spruzzati di licheni arancioni e dalle finestre che si fanno a stento largo tra l’edera. Un posto fuori dal tempo, reso ancora più tale dalla Palude di Guthlaf, la landa selvaggia e intrisa d’acqua che circonda la tenuta.
A Wake’s End, un tempo, vivevano Edmund Stearne, ricco proprietario terriero e stimato storico, e sua figlia Maude. Ma nel 1913 la sedicenne
Maud Stearne vide il padre scendere i gradini con un punteruolo da ghiaccio e un martello da geologo e massacrare la prima persona che gli capitò a tiro nel modo più assurdo e raccapricciante. Internato in un manicomio, Edmund Stearne dedicò il resto della sua vita alla realizzazione di tre sbalorditivi dipinti. Opere che paiono uscite da un incubo: grottesche, macabre, malvagie… Opere che celano la chiave dell’omicidio? Nel 1965, per rispondere a questa domanda, la storica dell’arte Robin Hunter decide di contattare e interrogare l’ormai anziana Maude. La ricerca della risposta, tuttavia, trascina con sé altre domande. I fatti del 1913 hanno forse a che fare con il rinvenimento di uno spaventoso dipinto medievale chiamato l’Apocalisse, scoperto da Edmund nel camposanto di Wakenhyrst?
E i diavoli raffigurati nella pala… sono loro la causa dell’inspiegabile e improvvisa perdita di senno dell’irreprensibile e stimato storico? O a farlo precipitare nel baratro della follia sono stati invece i demoni del suo passato?



Il romanzo si apre su un'inchiesta per un omicidio commesso nel 1913 dallo storico Edmund Stearne, proprietario di Wake's End, un'antica dimora inglese circondata dalla palude. L'unica testimone dell'omicidio è la figlia di Stearne, Maud, ma i fatti non sono mai stati molto approfonditi, dato che il colpevole ha confessato il crimine ed è stato successivamente ricoverato in un manicomio. Nel 1966, dopo varie vicende, Maud decide finalmente di raccontare la sua storia e cosa è realmente successo quel giorno.

L'infanzia di Maud è segnata dalla solitudine, dalla sofferenza per l'indifferenza del padre e la passività della madre, e successivamente dal dolore per la morte di quest'ultima. L'unico "conforto" per la Maud bambina è la vicina palude, un luogo avvolto dal mistero e ricco di vita, in cui spesso trova rifugio. Maud avrebbe voluto essere apprezzata dal padre, ma lui la vedeva soltanto come una seccatura: era una donna e per giunta bruttina, senza particolari qualità. Così lei fa di tutto per attirare la sua attenzione: studia, si impegna, segue alla lettera le regole che le impone finché il padre non le riconosce del talento e le chiede di fargli da segretaria. In realtà non lo fa perché la apprezza, ma giusto per comodità, per risparmiarsi altre seccature. Edmund è un uomo ipocrita ed egoista, ama solo se stesso e non è portato per il ruolo di marito/padre. Dedica tutto il tempo al proprio lavoro, ovvero la traduzione del manoscritto (creduto perduto) di Alice Pyett, una mistica vissuta secoli prima. Maud lo aiuta ricopiando le bozze degli appunti, ma nel frattempo altri eventi scombussolano la famiglia Stearne: nel cimitero del paese viene ritrovato un antico dipinto che raffigura l'Apocalisse, il quale ha un effetto deleterio sulla psiche di Edmund, e Maud comincia a provare dei sentimenti per Clem, un servitore di Wake's End.

Ma quale sarà il vero fattore scatenante della follia omicida di Edmund? E chi ne farà le spese?

 

 

La palude era profonda: la gente diceva che in certi punti non si arrivava neanche a toccare il fondo. La palude era antica: aveva resistito per migliaia di anni. Chi poteva sapere che cosa le infestasse prima dell'arrivo degli uomini?


 

Superstizione e folclore sono molto presenti nella storia: stregoneria, credenze popolari, incantesimi e riti antichi vengono nominati spesso. Il romanzo fonde arte, storia, esoterismo e religione, mescolando il tutto con un tocco di thriller e un'atmosfera da romanzo gotico. Le vicende e la storia della famiglia Stearne offrono anche uno spaccato sulla società e la mentalità dell'epoca (non molto lontana dalla nostra!), in modo particolare sulla condizione delle donne. Ho apprezzato molto la scelta dell'ambientazione: la dimora antica, la vicina palude, la chiesa, il cimitero, tutto contribuisce a donare un tocco di mistero e inquietudine in pieno stile gotico.

La storia è originale, lo stile è scorrevole e la scelta di alternare la narrazione in terza persona con articoli di giornale e pagine di diario è azzeccata. Purtroppo in alcuni punti il ritmo è troppo lento, specialmente nella prima metà del libro. Nel complesso gli assegno 3.5 punti su 5.



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Titolo: I demoni di Wakenhyrst

Titolo originale: Wakenhyrst

Autore: Michelle Paver

Editore: Neri Pozza

Pagine: 290

Prezzo: 18,00 euro (cop. flessibile); 9,99 euro (eBook)




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