martedì 26 maggio 2020

I custodi di Slade House - Recensione



Ciao a tutti voi, cari Eclettici!

Come state? Come procedono le vostre letture? Le mie benissimo, sto quasi per tagliare il traguardo dei 50 libri (il mio obiettivo per il 2020). E non siamo nemmeno a metà anno!

Nella recensione di questa settimana vi presento un romanzo di David Mitchell, I custodi di Slade House. E' una storia particolare, definita da molti una "fiaba gotica", e che è difficilmente classificabile sotto un unico genere letterario. Un romanzo sui generis, proprio nello stile di Mitchell!


Voltato l'angolo di una via di Londra, proprio dove occhieggiano le vetrine di un popolare pub inglese, lungo il muro di mattoni che costeggia un vicolo strettissimo, se tutto gira per il verso giusto, troverete l'ingresso di Slade House.
Un perfetto sconosciuto vi accoglierà chiamandovi per nome e vi inviterà a entrare. La vostra prima reazione sarà la fuga.
Ma presto vi accorgerete che allontanarsi è impossibile.
Ogni nove anni, l'ultimo sabato di ottobre, gli abitanti della casa - una sinistra coppia di gemelli – estendono il loro particolare invito a una persona speciale, sola o semplicemente diversa: un adolescente precoce, un poliziotto fresco di divorzio, un timido studente universitario.
Ma che cosa succede, veramente, dentro I custodi di Slade House?
Per chi lo scopre, è già troppo tardi…




Le grandi capitali nascondono sempre dei segreti, luoghi misteriosi conosciuti solo dagli assidui frequentatori. Nella Londra descritta da Mitchell, ben celata agli occhi dei passanti, si innalza Slade House, una dimora storica che non appare sulle mappe e risulta scomparsa da tempo, distrutta dai bombardamenti. Allora come mai c'è chi sostiene di aver ricevuto l'invito a visitarla?
Esattamente ogni nove anni, la storia è destinata a ripetersi: qualcuno, una persona scelta con precisione, oltrepassa la porticina che conduce a Slade House...e non farà più ritorno. Negli anni nascono sospetti, circolano voci stravaganti e terrificanti, i pettegolezzi si moltiplicano...
Ma cosa accade tra quelle mura, in quel labirinto di fumo e specchi dove il tempo pare congelarsi? E chi sono realmente Norah e Jonah Grayer, i gemelli "custodi" della grande casa fantasma? 


Norah e Jonah Grayer non volevano morire. Non volevano morire mai.


Slade House è una specie di incrocio tra un set cinematografico e una vera casa infestata: una trappola creata ad hoc grazie a strane pratiche esoteriche. Leggere questo romanzo è un po' come guardare un film horror sapendo già l'identità del colpevole e che è praticamente impossibile da fermare. Si può solo rimanere ad osservare l'inevitabile, impotenti come le vittime stesse. Eppure non si perde la speranza, si attende con trepidazione l'arrivo di qualcuno in grado di mettere fine agli orrori generati dai gemelli "custodi".



Non devi parlare con nessuno, non devi rispondere a nessuno e non devi guardare negli occhi nessuno. Non accettare niente, non mangiare niente, non bere niente. Questa versione di Slade House è un teatro delle ombre, evocate per sembrare reali.



Lo stile è originale, polifonico, e il lessico molto curato. David Mitchell è uno di quegli scrittori che meritano davvero il titolo di "visionario". Le trame dei suoi romanzi sono sempre creative e complesse, dense di mondi e personaggi affascinanti ed inquietanti nello stesso momento. I custodi di Slade House non fa eccezione: è una storia particolare, a tratti agghiacciante, che ti confonde e ti fa ricredere proprio quando pensi di aver intuito la verità. 

Mitchell è uno dei miei autori preferiti, eclettico, fantasioso e attento ai dettagli. Se non avete mai letto una sua opera, vi consiglio di provare. Magari cominciando da questo romanzo o da Cloud Atlas!




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Titolo: I custodi di Slade House
Titolo originale: Slade House
Autore: David Mitchell
Editore: Frassinelli
Prezzo: 9,90 euro (cop. flessibile); 6,99 euro (ebook)
Pagine: 133








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Noi siamo al servizio della santità della vita. Non la nostra, la vita degli altri. [...] Che cos'è una metavita senza una missione superiore? E' un vacuo campare.




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