lunedì 10 febbraio 2020

Una mamma lo sa - Recensione


Ciao a tutti, cari Eclettici!

Ecco a voi la prima recensione del 2020. Anno nuovo, nuova challenge di Goodreads da cominciare! Oggi ho scelto di presentarvi un'autobiografia, molto toccante e riflessiva: Una mamma lo sa, di Elena Santarelli. E' stata mia madre a spingermi a comprare questo libro, dopo aver ascoltato la storia di Elena alla tv, specialmente perchè l'intero ricavato delle vendite andrà direttamente ad Heal, un'organizzazione no profit che sostiene dei progetti nell'ambito della neuroncologia pediatrica al Bambin Gesù di Roma.



  TRAMA

La lotta contro il cancro di Giacomo, dalla diagnosi alla remissione. Il coraggio e la dignità di una donna. La forza immensa dell'amore materno. Questa è la storia di una ragazza che nella vita aveva tutto ciò che si può desiderare: la favola e l'amore di suo marito, due figli meravigliosi, la popolarità, un lavoro gratificante nato per caso. Ma nella vita, un po' come a scuola, a volte arriva "l'interrogazione a sorpresa". E arriva proprio quando meno te l'aspetti. Il colpo che affonda il cuore e l'anima di questa mamma è una diagnosi terribile che riguarda il suo bambino di otto anni. All'improvviso, Elena Santarelli si trasforma semplicemente in "Mamma Elena". E deve imparare un nuovo modo per affacciarsi alla vita. Deve inventarsi come insegnare a Giacomo il significato di parole che nessun bambino dovrebbe ascoltare: "tumore" e "chemioterapia". Deve raccogliere i suoi capelli dal cuscino perché al mattino non li ritrovi, e trattenere fiumi di lacrime. Deve accompagnarlo in un inferno nel quale, però, si possono incontrare medici vestiti da orsacchiotti, piccole principesse bionde e magiche dottoresse dai capelli blu. Ma anche nelle difficoltà più impreviste e dolorose una mamma lo sa, come prendersi cura di suo figlio. Questa è una storia di dolore, di fatica, di rabbia, ma anche di amicizia, di coraggio e solidarietà. Elena Santarelli ha deciso di raccontarla perché il tumore (che fa paura, scoraggia, alimenta false illusioni) conosce anche la sconfitta. Il tumore può perdere. Il tumore se ne può andare. E attraverso i suoi pensieri, svela come una situazione inizialmente devastante può essere affrontata con determinazione e gentilezza. Si può vincere!





Mi trovo sempre in difficoltà quando si tratta di recensire un'autobiografia. Voglio dire, non si parla di storie inventate, ma di vite reali, che si possono comprendere (forse), e mai giudicare. L'unico giudizio "valido" che mi sento di dare, andrà agli aspetti tecnico-stilistici del libro. Per il resto, sarà una recensione molto aperta e soggettiva.

Comincio da una piccola confessione: a pagina due stavo già piangendo. La storia raccontata da Elena (anzi, Mamma Elena) mi ricorda le persone care che ho perso a causa di mali incurabili e altre che conosco che sono fortunatamente riuscite a guarire. Se poi penso che questo male tremendo può colpire un bambino, come è successo al figlio di Elena, mi si spezza davvero il cuore.


Parliamoci chiaro: tutti i genitori pensano e desiderano di essere invincibili e soprattutto di poter proteggere i figli da tutto e da tutti, ma in realtà non è così. [...] Ora credo che invece dovremmo tutti cercare di capire che noi genitori possiamo fare un'altra cosa altrettanto nobile e più concreta, ovvero tenere i nostri figli per mano e percorrere con loro anche la via del dolore. 


In questo libro capiamo che il male, quando colpisce, non guarda in faccia nessuno. Puoi essere una celebrità, avere miliardi di euro in banca e ville da sogno, ma c'è una cosa al mondo che non potrai mai comprare, ed è proprio la salute. Lo capisce Elena, nel momento esatto in cui un male tremendo come un tumore colpisce suo figlio Giacomo, di appena otto anni. "Perchè a me?", le chiede il piccolo, e Mamma Elena si sente morire. Non può fare altro che tenergli la mano e accompagnarlo attraverso un duro percorso, combattendo al suo fianco senza mai perdere la speranza.

Oltre alla lotta di Giacomo e altre vicende che riguardano la sua vita privata, Elena dà spazio anche alle storie di altri genitori e bambini che ha conosciuto durante le numerose e lunghe ore in ospedale. Famiglie che si spostano da una parte all'altra dello Stato per cercare terapie alternative e con maggiori speranze di successo, il dolore straziante dei genitori che si ritrovano impotenti davanti alla sofferenza dei propri figli e la gioia di chi riesce, fortunatamente, a superare quella dura battaglia.

Lo stile del libro è semplice e immediato, forse un po' ripetitivo in alcuni passaggi. Ma Elena non si vuole spacciare per una scrittrice di professione: è semplicemente una mamma che vuole condividere con noi lettori quello che ha vissuto per ricordarci che le "brutte cose" non capitano sempre agli altri.


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Titolo: Una mamma lo sa
Autore: Elena Santarelli
Editore: Piemme
Prezzo: 19,50 euro (cop. rigida); 7,99 euro (ed. kindle)
Pagine: 432






Voto: 4/5



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Ci avevate mai pensato? Se una moglie perde un marito viene chiamata vedova, se un figlio perde un genitore viene chiamato orfano, ma che nome si dà a un genitore che perde un figlio? Il vocabolario non contiene neanche il nome per questa condizione innaturale, non ci può essere, perfino la lingua si rifiuta di nominare un dolore così atroce.




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