mercoledì 18 dicembre 2019

Cuore oscuro - Recensione



Buon pomeriggio a voi, cari Eclettici lettori!

La recensione di oggi ci trasporta in un mondo ricco di leggende e magia, creato da Naomi Novik e che trae ispirazione dal folclore e dai paesaggi della Polonia. Venite con me a scoprire il cuore oscuro del Bosco!

  TRAMA

Agnieszka è una contadina diciassettenne goffa e sgraziata che vive insieme alla famiglia in un piccolo villaggio del regno di Polnya. Su tutti loro incombe la presenza maligna del Bosco, che sta progressivamente divorando l'intera regione. Per mantenere al sicuro se stessi e i loro villaggi dalle minacciose creature del Bosco e dai sortilegi mortali che lì si compiono, tutti gli abitanti della valle si affidano a un misterioso e solitario mago noto con il nome di Drago. Quest'ultimo sembra l'unico, infatti, in grado di controllare con la sua magia il potere imperscrutabile e oscuro del Bosco. In cambio della sua protezione, però, l'uomo pretende un tributo: ogni dieci anni avrà la possibilità di scegliere una ragazza tra le diciassettenni della valle e di portarla con sé nella sua torre. Un destino a detta di tutti terribile quasi quanto finire nelle grinfie del Bosco. Con l'avvicinarsi del giorno della scelta, Agnieszka ha sempre più paura. Come tutti dà infatti per scontato che il Drago non potrà che scegliere Kasia, la più bella e coraggiosa delle "candidate" nonché sua migliore amica. Ma quando il Drago comunica la sua decisione, lo sgomento è generale.




Premessa: dimentichiamoci del titolo italiano, che c'entra poco (o nulla) con la storia in generale e teniamo buono quello originale, Uprooted (letteralmente "sradicato") che mi sembra molto più azzeccato. Io ho letto la versione francese, ma l'ho successivamente confrontata con quella inglese e poi con quella italiana, e direi che come traduzione, titolo a parte, ci siamo.


Quella era la fine della storia. Nessuno entrava nel Bosco e poi ne usciva, almeno non come prima. 


Uprooted è un romanzo appartenente al genere high fantasy, ambientato in un mondo immaginario popolato da stregoni, creature mostruose e principi guerrieri. Si potrebbe definire anche un romanzo di formazione, perchè sin dalle prime pagine assistiamo alla crescita, caratteriale e mentale, di Agnieszka, la protagonista. La giovane vive da sempre in una valle circondata da foreste, sulla quale incombe la sinistra presenza del Bosco, un luogo incantato e maligno dal quale nessuno torna uguale a come vi era entrato, o non ritorna affatto. Unico baluardo a difesa del popolo è il potente e schivo Drago, uno stregone che nessuno conosce veramente e che si mescola raramente con la gente dei villaggi, se non una volta ogni dieci anni, quando deve riscuotere il proprio "tributo".
Agnieszka di certo non si aspetta di essere la prescelta, la ragazza che il Drago porterà via con sè e che terrà nella propria torre finchè un'altra non prenderà il suo posto. Lei appartiene ad un'umile famiglia di boscaioli, non ha doti particolari, è goffa e il suo aspetto non ha proprio nulla di speciale. Eppure, la scelta del Drago ricade proprio su di lei e ben presto questa ragazza, all'apparenza sciatta e anonima, diventerà una risorsa indispensabile non solo per il proprio villaggio, ma per l'intero regno di Polnya. L'evoluzione del personaggio mi ha davvero colpito: all'inizio la trovavo abbastanza inutile - tanto per citare il Drago -, ma in seguito mi ha saputo catturare e alla fine della storia aveva la mia totale ammirazione. E' intrepida e impulsiva, in alcune occasioni eccessivamente altruista, ingenua e passionale allo stesso tempo.


Radici...sì. C'erano delle radici dentro il mio cuore, profonde quanto poteva essere profondo qualsiasi contagio.


Nel romanzo ritroviamo molti elementi riconducibili alle leggende e al folclore dell'est europeo, come ad esempio dei riferimenti alla strega Baba Jaga, una delle più controverse e misteriose tra le creature mitologiche. Mi ha affascinato soprattutto la grande cura che l'autrice ha impiegato per creare sortilegi magici e rituali fatti di litanie e strane pozioni.
Per quanto riguarda ambientazioni e descrizioni, mi sono piaciute molto entrambe: partendo dalla valle in cui è nata e cresciuta, la protagonista si sposterà dapprima nella torre del Drago, per poi viaggiare fino alla capitale del regno di Polnya, alla corte del re, e anche ai confini con la Rosya, il regno nemico. Ma saranno le incursioni nel Bosco e gli incontri inaspettati con creature antiche e terribili a cambiarla per sempre.


Il Bosco non ci lascerà andare, nemmeno se potessimo. Non vuole cacciarci via, vuole divorarci. Vuole divorare tutto, così nessuno potrà mai tornare indietro. Dobbiamo fermarlo, non scappare.


Per certi versi questo romanzo mi ha ricordato i grandi classici della letteratura high fantasy, una specie di incrocio tra Il signore degli Anelli e Le cronache di Narnia, per il semplice fatto che la parte dominante del libro risiede nella lotta del Bene contro il Male, lasciando la componente romantica a margine e focalizzando l'attenzione principalmente sulle avventure e sulle doti nascoste di Agnieszka. E' anche una storia che inverte i ruoli basilari delle fiabe: qui sono le contadine a salvare i principi, ad esempio. I personaggi femminili sono la colonna portante dell'intera trama, nel bene e nel male. Tra quelli maschili risalta, ovviamente, il misterioso e puntiglioso Drago, a volte duro e scorbutico, altre paziente e tenero.

Lo stile è scorrevole, tuttavia ho notato dei cambiamenti nel ritmo della narrazione che in alcuni passaggi stonavano: troppo lenti o troppo veloci, e a volte le scene mi sembravano "affrettate" e non ben armonizzate tra loro. Tutto sommato, il libro si aggiudica un voto più che sufficiente: tre punti su cinque.




* * *


 

Titolo: Cuore oscuro
Titolo originale: Uprooted 
Autore: Naomi Novik
Editore: Mondadori
Prezzo: 19,50 euro (cop. rigida); 7,99 euro (ed. kindle)
Pagine: 432






Voto: 3/5 


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Citazione preferita


Il potere del Bosco non è una specie di bestia che odia ciecamente; sa pensare e programmare, lavorando per i propri fini. Riesce a guardare dentro il cuore degli uomini, una via perfetta per avvelenarli.




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