mercoledì 4 dicembre 2019

Il sognatore & La musa degli incubi - Doppia recensione


Ciao a tutti, miei cari Eclettici!

Ormai ci ho preso gusto, quindi eccoci con una nuova doppia recensione. Anche questa volta vi parlo di una dilogia, ad opera della talentuosa Laini Taylor. Vi lascio soltanto la trama del primo romanzo, così evitiamo spoiler.


TRAMA
 

È il sogno a scegliere il sognatore, e non il contrario: Lazlo Strange ne è sicuro, ma è anche assolutamente.certo che il suo sogno sia destinato a non avverarsi mai. Orfano, allevato da monaci austeri che hanno cercato in tutti i modi di estirpare dalla sua mente il germe della fantasia, il piccolo Lazlo sembra destinato a un'esistenza anonima. Eppure il bambino rimane affascinato dai racconti confusi di un monaco anziano, racconti che parlano della città perduta di Pianto, caduta nell'oblio da duecento anni: ma quale evento inimmaginabile e terribile ha cancellato questo luogo mitico dalla memoria del mondo? I segreti della città leggendaria si trasformano per Lazlo in un'ossessione. Una volta diventato bibliotecario, il ragazzo alimenterà la sua sete di conoscenza con le storie contenute nei libri dimenticati della Grande Biblioteca, pur sapendo che il suo sogno più grande, ossia vedere la misteriosa Pianto con i propri occhi, rimarrà irrealizzato. Ma quando un eroe straniero, chiamato il Massacratore degli Dèi, e la sua delegazione di guerrieri si presentano alla biblioteca, per Strange il Sognatore si delinea l'opportunità di vivere un'avventura dalle premesse straordinarie.






Come faccio a farvi capire quanto sia geniale questa trama, senza però rovinarvi la sorpresa? Mmm, credo sia meglio evitare di parlare troppo dell'intreccio - molto intenso e creativo - e limitarmi ad un semplice commento.


E' il sogno a scegliere il sognatore, non il contrario.

Era da tempo che non mi capitava di immergermi completamente in una lettura, leggere capitoli su capitoli per giungere in fretta alla fine. E, una volta girata l'ultima pagina del primo, affrettarmi ad acquistare l'eBook del secondo, perchè non potevo aspettare di prendere il cartaceo. Il sognatore mi aveva lasciata con troppe domande - dovevo sapere come continuava la storia, i miei dubbi esigevano una risposta immediata. E devo dire che nemmeno La musa degli incubi mi ha deluso, è stata una degna conclusione della duologia, chiarendo tutti i punti rimasti in sospeso e dando un finale concreto a tutti i personaggi. Certo, alcuni passaggi avrebbero potuto essere più brevi e meno prolissi, però non mi lamento.


Lazlo non sarebbe potuto appartenere alla biblioteca più sinceramente se fosse stato un libro. Nei giorni seguenti - e poi i mesi e gli anni, mentre diventava un uomo - raramente lo si vide senza un libro aperto davanti al viso. Leggeva mentre camminava. Leggeva mentre mangiava. Gli altri bibliotecari sospettavano che leggesse anche nel sonno, oppure che non dormisse affatto. Nelle occasioni in cui alzava davvero gli occhi dalla pagina, sembrava sempre che si svegliasse da un sogno. Strange il Sognatore, lo chiamavano. Il sognatore, Strange. 


Mi sono identificata moltissimo con il protagonista, Lazlo Strange, un povero orfano cresciuto in un monastero e successivamente diventato un bibliotecario, quasi per caso. Strange di nome e di fatto, perchè sognare è quasi il suo secondo mestiere: adora leggere e fantasticare su mondi sconosciuti, immaginare scenari improbabili e desiderare di vivere avventure indimenticabili come i personaggi dei suoi libri preferiti. Lazlo è un ragazzo molto gentile - a dispetto del suo aspetto un po' grezzo e affilato -, sempre pronto ad aiutare gli altri, anche a costo di ricevere picche in risposta. Viene spesso deriso per i suoi sogni ad occhi aperti, ma avrà la propria rivincita quando partirà alla volta di Pianto, suo sogno proibito, una città creduta perduta per sempre.
E' proprio lì che Lazlo scopre una realtà che supera qualunque sogno lui abbia mai fatto. Una realtà che incute terrore negli abitanti della città, che per più di duecento anni non ha lasciato loro scampo. Servendosi della propria immaginazione e di un pizzico di fortuna, Lazlo troverà il modo di salvare la città dei suoi sogni e di riappacificare due "fazioni" opposte, nemiche giurate da decenni.


Lazlo era un sognatore in un senso più profondo di quello che loro conoscevano. Vale a dire che lui aveva un sogno - un sogno guida e duraturo - talmente parte di lui da sembrare una seconda anima nella stessa pelle.


Uno dei personaggi che mi hanno colpito di più, è senza dubbio l'alchimista Thyon Nero: bellissimo, biondissimo e ricchissimo, è praticamente l'antitesi di Lazlo. Thyon è concreto e dedito alla scienza, considera la fantasia una sciocchezza - finché non si ritrova protagonista di una storia che diverrà leggenda. Pianto metterà in discussione tutte le sue convinzioni, facendolo crescere e diventare più umile e disponibile nei confronti degli altri. Mi è piaciuta molto l'evoluzione di questo personaggio, uno dei più riusciti della duologia, a mio parere. Vorrei parlarvi anche degli altri, soprattutto della figura tosta e intrepida della Musa degli Incubi, ma non vorrei mai spoilerarvi qualcosa e togliervi la sorpresa. Perchè in questa storia le meraviglie si nascondono dietro ogni pagina!

Questa è una dilogia dedicata ai sognatori, a chi sa a guardare al di là delle apparenze, a chi riesce ad immaginare l'impossibile e a percorrere sentieri non ancora esplorati. Una storia che tratta molte tematiche importanti, quali l'intolleranza e la paura del diverso, di speranze e rimorsi, di amore, amicizia e famiglia. Una lettura consigliata a tutti!


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Titolo: Il sognatore
Titolo originale: Strange the Dreamer
Serie: Strange the Dreamer #1 (duologia)
Autore: Laini Taylor
Editore: Fazi
Prezzo: 14,50 euro (cop. flessibile); 6,99 euro (ed. kindle)
Pagine: 508




 

Titolo: La musa degli incubi
Titolo originale: The Muse of Nightmares
Serie: Strange the Dreamer #2 (duologia)
Autore: Laini Taylor
Editore: Fazi
Prezzo: 15,00 euro (cop. rigida); 7,99 euro (ed. kindle)
Pagine: 523




Voto (complessivo): 4/5


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Citazione preferita

Lazlo vagava con la testa piena di miti, sempre mezzo perso in una qualche storia di un altro mondo. Demoni e fabbricanti di ali, serafini e spiriti, lui li amava tutti. Credeva nella magia come un bambino, e nei fantasmi come un contadinotto. Aveva il naso rotto a causa di un volume di fiabe che gli era caduto in faccia il suo primo giorno di lavoro e questo - si diceva - spiegava tutto quello che c'era da sapere sullo strano Lazo Strange: testa fra le nuvole, mondo tutto suo, fiabe e fantasia.
 
 
 

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