domenica 3 marzo 2019

Classici, perché leggerli - #6 (Il Signore degli Anelli)


Ciao a tutti, miei cari Eclettici!

La rubrica dei Classici è rimasta un po' in disparte negli ultimi mesi, aspettando che mi decidessi ad iniziarne e finirne uno. Ho terminato da poco la lettura de Il Signore degli Anelli e, dato che questa trilogia è considerata da molti il libro del XX secolo, ho deciso di presentarvela come un vero e proprio classico della letteratura. Qui sotto trovate la trama, ovviamente breve ed essenziale, e il mio commento, con i motivi che mi spingono a consigliarvi questo bel malloppone!

Il Signore degli Anelli è un romanzo di avventure in luoghi remoti e terribili, di episodi d'inesauribile allegria, di segreti paurosi che si svelano a poco a poco, di draghi crudeli e alberi che camminano, di città d'argento e di diamante poco lontane da necropoli tenebrose in cui dimorano esseri che spaventano al solo nominarli, di eserciti luminosi e oscuri. Tutto questo in un mondo immaginario ma ricostruito con cura meticolosa, e in effetti assolutamente verosimile, perché dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre e malgrado la storia: la lotta, senza tregua, fra il bene e il male.

 


Credo che chiunque, almeno una volta, abbia sentito nominare la trilogia de Il Signore degli Anelli, un'opera che si può definire incisiva ed intramontabile, un vero e proprio classico della letteratura fantasy. E' statto scritto tra il 1937 e il 1949, poi pubblicato tra il 1954 e il 1955 e successivamente tradotto in trentotto lingue, pensate un po'! E' il sequel de Lo Hobbit (trovate la mia recensione qui), nel quale incontriamo molti personaggi già noti per aver condiviso le avventure di Bilbo.

Ciò che caratterizza lo stile di Tolkien sono il linguaggio ricercato, le descrizioni precise e laboriose, la lentezza della narrazione perché frammentata da altre vicende secondarie, ecc. Il suo non è stato un lavoro da poco, se si pensa alla creazione dell'universo di Arda, alle varie lingue inventate di sana pianta, alla contestualizzazione e alla caratterizzazione di così tanti personaggi.

Ciascuno di essi incarna qualità positive o negative. Se prendiamo ad esempio la Compagnia dell'Anello (nove compagni che si incaricano di distruggere l'Unico Anello per liberare il loro mondo dal Male), troviamo degli esempi da imitare: la saggezza di Gandalf, la lealtà di Aragorn, il coraggio di Frodo, sono tutte caratteristiche che li identificano come appartenenti alla legione dei Buoni.
Al contrario, personaggi quali Sauron o Saruman rappresentano l'altra faccia della medaglia, il volto del Male che non conosce pietà o rimorso.

Il mio personaggio preferito? E' una scelta difficile, dato che molti di loro, per un motivo o per un altro, mi sono cari. Però avrò sempre nel cuore la coppia Faramir-Eowyn, di certo una delle poche storie d'amore descritte dall'autore. Tolkien non si sofferma mai troppo sulla vita sentimentale dei suoi personaggi, giusto quelle due o tre righe tanto per contestualizzare il tutto. Invece a Faramir e Eowyn dedica quasi una decina di pagine, il che per lui è praticamente un record!


 Nella foto Miranda Otto (Eowyn) e David Wenham (Faramir) nei film di Peter Jackson

Faramir è uno dei capitani di Gondor (regno al sud della Terra di Mezzo), figlio del Sovrintendente della città di Minas Tirith, la capitale. Uomo di valore, definito come un "capitano che gli uomini avrebbero seguito persino all'ombra delle ali nere", antepone spesso la gentilezza alla forza e non si lascia tentare dal potere. Incontra Eowyn, nipote del re di Rohan (regno a nord di Gondor), dopo una battaglia e il loro rapporto cresce pian piano, fino a sbocciare in un tenero amore.

I temi ricorrenti sono molteplici, e vengono solitamente ripresi e analizzati nelle introduzioni delle varie edizioni: speranza, umiltà, cortesia e pietà sono quelli più importanti, così come il coraggio, lo spirito di sacrificio, il viaggio che insegna ad affrontare le difficoltà. Come ho già detto, al tema romantico non viene dedicato molto spazio, ma vi sono comunque esempi interessanti come le coppie Aragorn-Arwen e i sopracitati Faramir-Eowyn.

Vi ho incuriosito? Darete una possibilità a Tolkien? Fidatevi: non ve ne pentirete!


 * * *


La trilogia de Il Signore degli Anelli è composta da:

- La Compagnia dell'Anello
- Le due torri
- Il ritorno del Re

Altri romanzi collegati:

- Lo Hobbit (prequel)
- Il Silmarillion e i vari Racconti 


* * *


Il mio brano preferito

"Vattene, orrido dwimmerlaik, signore delle carogne! Lascia in pace i morti!".
Una voce glaciale gli rispose: "Non metterti fra il Nazgûl e la sua preda! Rischieresti non di venire ucciso a tua volta, ma di essere portato via dal Nazgûl e condotto alle case del lamento, al di là di ogni tenebra, ove la tua carne verrà divorata e la tua mente raggrinzita verrà esposta nuda all'Occhio Senza Palpebre".
Una spada risuonò mentre veniva sguainata. "Fa' ciò che vuoi; ma io te lo impedirò, se potrò".
"Impedirmelo? Sei pazzo! Nessun uomo vivente può impedirmi nulla!".
Allora Merry udì fra tutti i rumori il più strano: gli sembrò che Dernhelm ridesse, e la sua limpida voce era come una vibrazione d'acciaio. "Ma io non sono un uomo vivente! Stai guardando una donna. Éowyn io sono, figlia di Éomund. Tu ti ergi fra me e il mio signore dello stesso mio sangue. Vattene, se non sei immortale! Viva o morente ti trafiggerò, se lo tocchi". 


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