giovedì 30 aprile 2020

Origin - Recensione



Bentornati, cari Eclettici!

In questi giorni sto leggendo molto, ma la pila accumulata mi pare sempre altissima. Dopo qualche romance sono passata ai thriller, per giungere infine ad Origin di Dan Brown. E' il quinto libro della serie che vede come protagonista il professor Robert Langdon, studioso di simbologia divenuto noto al grande pubblico grazie al Codice da Vinci. Origin, come gli altri libri della serie, mi ha preso totalmente, tanto che faticavo a staccarmi dalla lettura, impaziente di giungere alla fine e risolvere il caso. Trovate il mio commento qui sotto!



TRAMA

Robert Langdon, professore di simbologia e iconologia religiosa a Harvard, è stato invitato all'avveniristico museo Guggenheim di Bilbao per assistere a un evento unico: la rivelazione che cambierà per sempre la storia dell'umanità e rimetterà in discussione dogmi e principi dati ormai come acquisiti, aprendo la via a un futuro tanto imminente quanto inimmaginabile. Protagonista della serata è Edmond Kirsch, quarantenne miliardario e futurologo, famoso in tutto il mondo per le sbalorditive invenzioni high-tech, le audaci previsioni e l'ateismo corrosivo. Kirsch, che è stato uno dei primi studenti di Langdon e ha con lui un'amicizia ormai ventennale, sta per svelare una stupefacente scoperta che risponderà alle due fondamentali domande: da dove veniamo? E, soprattutto, dove andiamo?
Mentre Langdon e centinaia di altri ospiti sono ipnotizzati dall'eclatante e spregiudicata presentazione del futurologo, all'improvviso la serata sfocia nel caos. La preziosa scoperta di Kirsch, prima ancora di essere rivelata, rischia di andare perduta per sempre. Scosso e incalzato da una minaccia incombente, Langdon è costretto a un disperato tentativo di fuga da Bilbao con Ambra Vidal, l'affascinante direttrice del museo che ha collaborato con Kirsch alla preparazione del provocatorio evento. In gioco non ci sono solo le loro vite, ma anche l'inestimabile patrimonio di conoscenza a cui il futurologo ha dedicato tutte le sue energie, ora sull'orlo di un oblio irreversibile.

* * *




I romanzi di Dan Brown sono pericolosi, dico davvero. Proprio come mi era successo con Inferno, ho divorato anche Origin in pochi giorni e stiamo parlando di più di settecento pagine! Non riuscivo a metterlo giù, giuro. Chi se ne importa delle ore di sonno quando c'è un caso complicato da risolvere! 

Robert Langdon è uno dei miei personaggi letterari preferiti: è curioso, colto e possiede uno spirito intrepido che non ci si aspetterebbe da un distinto professore universitario. Nei libri che precedono Origin lo abbiamo visto girare il mondo e affrontare sette e società segrete, criminali senza scrupoli e sventare minacce per la pubblica sicurezza. Stavolta è, suo malgrado, coinvolto nella sconvolgente scoperta di un suo ex studente ed amico, il geniale Edmond Kirsch, ucciso proprio mentre si preparava a parlare al mondo del suo nuovo progetto. Langdon dovrà mettere in gioco tutte le proprie capacità deduttive e affrontare nemici agguerriti, per portare alla luce la rivelazione di Edmond, una risposta rivoluzionaria alle grandi domande dell'umanità: da dove veniamo e qual è il nostro futuro?



Edmond chiuse gli occhi e declamò lentamente, con incredibile sicurezza. "Che le nostre filosofie riescano a stare al passo con le nostre tecnologie. Che la nostra umanità riesca a stare al passo con i nostri poteri. E che l'amore, non la paura, possa essere il motore del cambiamento".



Le trame create da Dan Brown sono affascinanti perché ci conducono in una specie di "dimensione parallela" alla nostra. Le vicende si svolgono in luoghi reali e conosciuti, descritti fin nei minimi dettagli - tanto che a volte si ha l'impressione di leggere una guida turistica più che un vero thriller -, ma c'è sempre qualche particolare che ci ricorda che l'ambientazione non rispecchia del tutto il nostro presente storico.

La storia narrata in Origin si sviluppa in un arco temporale relativamente breve e, ad eccezione di qualche scena, è interamente ambientata in Spagna. Dal museo Guggenheim di Bilbao per poi giungere a Barcellona sulle tracce di Gaudì, Langdon compie un viaggio emozionante e adrenalinico tra arte e storia, antico e moderno.

La tematica che sta alla base del romanzo è quella dell'origine della specie umana, che si traduce nel rapporto conflittuale tra scienza e religione. Il dibattito tra queste due fazioni dura da secoli ed è destinato a protrarsi per altrettanto tempo. Kirsch, convinto ateista, si sforza di trovare una risposta alternativa a quella religiosa, mettendo in gioco ogni conoscenza scientifica a sua disposizione. E il risultato è sorprendente e provocatorio.

Un altro elemento chiave del romanzo è la presenza costante della tecnologia, che trova in Winston, il software ideato da Kirsch, la sua massima espressione. Sarà di fondamentale importanza per Langdon, come lo è stato per Edmond durante le sue ricerche.

Purtroppo stavolta Dan Brown non è riuscito a depistarmi: già dalla seconda metà del libro avevo ben chiara l'identità del colpevole! Per questo motivo e per il finale un po' debole, assegno al romanzo quattro punti su cinque.


* * *






Titolo: Origin
Autore: Dan Brown
Editore: Mondadori
Prezzo: 7,90 euro (cop. flessibile); 9,99 euro (eBook)
Pagine: 736






Nessun commento:

Posta un commento