mercoledì 8 aprile 2020

L'ipnotista - Recensione



Ciao a tutti, cari Eclettici!

Nella recensione di questa settimana vi parlo di un thriller ambientato in Svezia: L'ipnotista di Lars Kepler. Dietro questo pseudonimo in realtà si nasconde una coppia di scrittori svedesi, Alexander e Alexandra Ahndoril. Scorrete in basso per sapere cosa ne penso!


TRAMA
 
Si chiama Erik Maria Bark ed era l’ipnotista più famoso di Svezia. Poi qualcosa è andato terribilmente storto e la sua vita è stata a un passo dal crollo. Ha promesso pubblicamente di non praticare mai più l’ipnosi e per dieci anni ha mantenuto quella promessa. Fino a oggi.Oggi è l’8 dicembre, è una notte assediata dalla neve ed è lo squillo del telefono a svegliarlo di colpo. A chiamarlo è Joona Linna, un commissario della polizia criminale con l’accento finlandese. C’è un paziente che ha bisogno di lui. È un ragazzo di nome Josef Ek che ha appena assistito al massacro della sua famiglia: la mamma e la sorellina sono state accoltellate davanti ai suoi occhi, e lui stesso è stato ritrovato in un lago di sangue, vivo per miracolo. Josef è ricoverato in grave stato di shock, non comunica con il mondo esterno. Ma è il solo testimone dell’accaduto e bisogna interrogarlo ora. Perché l’assassino vuole terminare l’opera uccidendo la sorella maggiore di Josef, scomparsa misteriosamente. C’è solo un modo per ottenere qualche indizio: ipnotizzare Josef subito. Mentre attraversa in auto una Stoccolma che non è mai stata così buia e gelida, Erik sa già che infrangerà la sua promessa. Accetterà di ipnotizzare Josef. Perché, dentro di sé, sa di averne bisogno. Sa quanto gli è mancato il suo lavoro. Sa che l’ipnosi funziona. Quello che l’ipnotista non sa è che la verità rivelata dal ragazzo sotto ipnosi cambierà per sempre la sua vita. Quello che non sa è che suo figlio sta per essere rapito. Quello che non sa è che il conto alla rovescia, in realtà, è iniziato per lui.

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Questo thriller, uscito nel 2010 in Italia, ha venduto oltre 300.000 copie solo nel nostro Paese. Ha raccolto consensi, recensioni entusiaste e da questa storia è perfino stato tratto un film, uscito nel 2012. Devo ammettere che i thriller non sono il mio genere, ma mi sono fidata dei pareri positivi e l'ho comprato. Morale: mai fidarsi ciecamente delle opinioni altrui e dei romanzi che vi vengono presentati con le parole "il caso editoriale dell'anno".

Ad essere sincera, a pagina due volevo già piantarlo in asso. L'ho terminato a fatica, solo per curiosità e per poi scrivere una recensione obiettiva, ma la mia opinione non è cambiata nel corso della lettura. Ho letto recensioni positive e negative, per farmi un'idea generale e per riflettere sul perché a me non è proprio piaciuto. Trovo sia giusto comprendere, oltre che rispettare, l'opinione altrui: per fortuna non abbiamo tutti gli stessi gusti, altrimenti il mondo sarebbe di una noia mortale.


Bastano quelle due parole scritte sul foglio per riportarlo nel passato. Al tempo in cui ancora si dedicava all'ipnosi. Lo sa. Non dipende nemmeno dalla sua volontà. E' come se fosse spinto attraverso una finestra oscura e ora deve cercare di capire cosa si nasconde dietro i riflessi, le evanescenze create dal tempo trascorso.


A mio parere, gran parte del problema risiede nello stile e nella struttura interna del libro. È tutto troppo impostato, troppo freddo per i miei gusti. L'uso del tempo presente, poi, non è stata una buona idea: fa sembrare il tutto una scaletta per una sceneggiatura anzichè un romanzo finito. Non so perché si sia scelto di mantenere questo presente asettico per i tempi verbali, ma a mio avviso non si è rivelata una scelta azzeccata. Inoltre, alcuni dei dialoghi sono confusionari e senza scopo: sembrano quelli di una serie tv sudamericana, quanto a contenuto. La seconda parte del romanzo è più avvincente: verso la fine il ritmo diventa incalzante ed è per questo che ho aggiunto un punto al voto finale che intendevo assegnargli.

Per non parlare dei personaggi. La maggior parte degli adulti compie scelte insensate, che mi aspetterei da un adolescente e non da persone mature. L'unico personaggio che si salva è l'ispettore Joona Linna: di origini finlandesi, è un uomo tutto d'un pezzo e con la ragione sempre dalla propria parte.

Alla fine, purtroppo, il mio parere rimane negativo e quindi non mi sento di consigliarvi questo romanzo. Ho letto altri thriller nordici davvero meritevoli, da cui veramente non riuscivo a staccarmi. Alcuni esempi: La ragazza senza volto e gli altri di J. Nesbø o la serie Millennium di S. Larsson. Se siete appassionati del genere, vi raccomando questi!


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Titolo: L'ipnotista
Titolo originale: Hypnotisören
Serie: Le indagini di Joona Linna #1
Autore: Lars Kepler
Editore: Longanesi
Prezzo: 13,00 euro (cop. flessibile); 7,99 euro (eBook)
Pagine: 585





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Citazione preferita


Perché il passato non è morto e sepolto, in realtà non è neppure passato, per dirla con Faulkner. Ogni piccolo accadimento del passato condiziona il soggetto anche nel presente. Ogni esperienza pregressa influenza in qualche modo le scelte di ciascuno - e nel caso di esperienze traumatiche, il passato fagocita il presente.




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