lunedì 23 marzo 2020

Torneranno le quattro stagioni - Recensione


Buongiorno a tutti voi, Eclettici!

Come proseguono le vostre letture? Io ho deciso di mettere da parte quelle più impegnative in favore di raccolte di racconti e libri per ragazzi, che mi tirano sempre su di morale. Ho terminato giusto l'altro giorno una raccolta di favole scritta da Mauro Corona e ho deciso di dedicarle la recensione di questa settimana. Perché tutti dovremmo tornare un po' bambini, ogni tanto.


TRAMA

Mauro Corona racconta la natura per parlare del mondo di oggi e di noi, pieni di difficoltà e impuntature, pieni di risorse, ma anche di problemi che spesso ci siamo creati da soli. Come ha scritto Claudio Magris: "I suoi racconti hanno l'autorità della favola, in cui il meraviglioso si impone con assoluta semplicità, con l'evidenza del quotidiano". Sono storie che parlano a grandi e bambini, storie di bullismo e prepotenza, di rapporto con la manualità e la creatività, ma anche storie d'amore e d'amicizia, storie di uomini e animali, sempre narrate con la voce senza tempo delle sue montagne.



Ho letto altri libri di Mauro Corona (ad esempio L'ombra del bastone che trovate commentato qui), e devo ammettere che non mi avevano entusiasmato troppo. Poi ho ricevuto questa raccolta da una mia conoscente e ho deciso di dargli una seconda possibilità. Non me ne sono pentita, lo preferisco decisamente in questa versione, come una sorta di nonno che racconta storie ai nipotini.


Nessuno è migliore di un altro, o più bravo, o più bello. [...] Ogni albero è diverso dal suo vicino. Bisogna crescere e coltivare l'albero che siamo.


Proprio come recita il titolo, la raccolta è suddivisa in quattro parti, corrispondenti alle quattro stagioni. Ogni favola è accompagnata da un'illustrazione, realizzata da Matteo Corona, figlio dell'autore. Un piccolo esempio:




I protagonisti di questi brevi racconti sono vari: animali, piante e uomini che interagiscono tra loro e creano situazioni da cui l'autore trae spunto per affidarci un consiglio, una saggia morale che ci spinge a riflettere su noi stessi e sul mondo che ci circonda. Grazie alle descrizioni e alle illustrazioni, sembra davvero di far parte del bosco, di passeggiare tra le montagne, protetti dalle fronde degli alberi e circondati dai richiami degli animali selvatici.

In ogni racconto viene trattata una specifica tematica, dalla condanna delle discriminazioni al bullismo, tanto per citare alcuni esempi, e sempre con uno stile piacevole e adatto anche ai giovani lettori. Proprio loro sono i destinatari di questa raccolta, ai quali l'autore si rivolge, invitandoli a rispettare l'ambiente in cui vivono, ad avere cari i loro nonni, a rispettare le opinioni e i caratteri altrui. La mia storia preferita è quella del gatto Bianconiglio, bianco come il latte e pauroso come un coniglio. Aveva mille paure e per questo era trattato da tutti a pesci in faccia, finchè non è stato colpito dalla scintilla dell'amore, un sentimento che lo ha aiutato a riscoprire se stesso e un coraggio che nemmeno lui credeva di possedere.


A volte, nel regno degli uomini e degli animali, nasce qualcuno che esce dalla regola. In pratica nasce diverso. Diverso dai suoi simili per istinto e comportamento. Di solito questi diversi vengono maltrattati, presi in giro, isolati e discriminati. I normali li pesano, li giudicano un'offesa alla natura, alle regole del Creato, a loro stessi. E infieriscono. Infieriscono con cinismo, come se fossero soltanto loro i depositari di come si deve o non si deve essere.


E' una lettura piacevole e leggera, riflessiva e allegorica. Consigliata per immergerci nella natura e volare con la fantasia tra i sentieri misteriosi dei boschi, pur restando comodi sul nostro divano.



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Titolo: Torneranno le quattro stagioni
Autore: Mauro Corona
Editore: Mondadori
Prezzo: 10,00 euro (cop. flessibile); 6,99 euro (ebook)
Pagine: 162

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Citazione preferita



L'amore è un grimaldello che apre porte saldate da ruggini di tempo, scardina finestre incollate da paure e moralismi, spiana montagne di timori e titubanze. L'amore apre strade. Dove c'è amore, c'è una via. Là dove non stanno in piedi nemmeno gli alberi, l'amore crea prati e fiori. L'amore rende possibile l'impossibile, facile l'arduo, semplice il complicato, liscio lo spinoso. E smussa l'acuminato.


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