mercoledì 6 novembre 2019

Classici, perché leggerli - #7 (Nord e Sud)

 

Bentrovati, Eclettici!

Oggi ritorna la rubrica dedicata ai classici della letteratura. In questo nuovo appuntamento vi parlerò di Nord e Sud (North and South), un romanzo della scrittrice inglese Elizabeth Gaskell, pubblicato nel 1855. L'ho scoperto grazie all'omonima serie tv della BBC, composta da quattro puntate e disponibile online anche in italiano. Dopo averla vista sono corsa a procurarmi il libro e direi che ne è valsa la pena!


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Sinossi 


Nord e Sud, a indicare due estremi in contrasto, fu il titolo voluto dall'editore, non quello pensato da Elizabeth Gaskell, che sul frontespizio immaginava il nome della sua eroina, Margaret Hale. Sono le due polarità geografiche e la maturazione della protagonista a fornire i temi cardine del romanzo: Margaret, trasferitasi da Helstone, fiabesco villaggio del Sud, a Milton-Northern, popolosa città manifatturiera del Nord, si trova bruscamente immessa nel mondo nuovo, e per molti aspetti irriconoscibile, prodotto dall'industrializzazione. La famiglia Hale, che coltiva valori tradizionali, è totalmente estranea alla frenetica vita del centro industriale in piena espansione, alla nascente lotta di classe fra padroni e operai, all'inquinamento e al degrado sociale. Eppure Margaret stringe presto amicizia con Bessy Higgins, una ragazza ammalatasi per le pessime condizioni di lavoro in fabbrica, e con il padre Nicholas, sindacalista impegnato attivamente nel movimento operaio: prendendo a cuore la famiglia, inizia a nutrire curiosità e interessi fino a quel momento sconosciuti. Subito complesso si rivela, invece, il rapporto con John Thornton, allievo del signor Hale e padrone di uno dei più importanti cotonifici di Milton: Margaret è combattuta tra l'ammirazione per l'uomo che si è fatto da solo, contando unicamente sulle proprie capacità, e l'ostilità per l'industriale che, a suo giudizio, è responsabile delle misere condizioni di vita dei suoi operai.

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E' un grande cambiamento a dare inizio alla storia narrata in Nord e Sud. La protagonista, Margaret Hale, una giovane vissuta fino ad allora nel "fiabesco" Sud dell'Inghilterra, è costretta a trasferirsi con la propria famiglia a Milton, una cittadina del Nord famosa per essere uno dei maggiori poli industriali del paese. Per una ragazza abituata ai ritmi tranquilli e spensierati della campagna, trovarsi faccia a faccia con la dura vita di città non è facile: il rumore, la sporcizia, le dure condizioni di vita della maggior parte degli abitanti di Milton la colgono del tutto impreparata e non le sarà facile adattarsi a quell'ambiente così grigio e caotico.

Il suo disprezzo per l'attività industriale si accentua quando fa la conoscenza di John Thornton, il proprietario di una delle più produttive fabbriche di Milton. Thornton è un uomo dai modi bruschi e imperiosi, abituato più alle trattative d'affari che ad intrattenere rapporti sociali. Gli unici libri su cui si basa la sua educazione sono quelli contabili, ha dedicato tutta la sua vita al lavoro e a costruirsi una solida posizione.
John incarna tutto ciò che Margaret trova più detestabile e di certo non perde occasione per farglielo capire. Dal lato opposto, John è, suo malgrado, affascinato da lei: la bellezza e il carattere di Margaret lo hanno colpito sin dal loro primo incontro. 




La loro è una storia travagliata, ricca di incomprensioni, malintesi e pregiudizi, che si snoda attraverso la dura quotidianità di una città industriale. L'autrice, infatti, lascia il romanticismo sullo sfondo, per focalizzare l'attenzione sul contesto storico e sociale. Al centro del romanzo ci sono le continue lotte, per il lavoro e per la sopravvivenza; lo scontro tra le differenti classi sociali, che mette in risalto il divario evidente tra la mentalità del Nord e del Sud dell'Inghilterra. I tumulti derivanti dagli scioperi, la fame, il dolore della classe operaia: quella di Elizabeth Gaskell è una vera e propria denuncia sociale.



(Margaret e John nella serie tv)

Tra tutti i personaggi incontrati, quello che mi ha colpito maggiormente è il cupo e pragmatico John Thornton. E' burbero e caparbio, ma anche molto intelligente, leale e gentile anche con chi non se lo merita. Ha dovuto faticare duramente sin da ragazzo per mantenere la propria famiglia e per questo lo ammiro molto.

Per quanto riguarda Margaret, ho delle riserve. Comprendo il suo carattere orgoglioso e riesco perfino a chiudere un occhio sulla sua ingenuità, eppure molte delle sue azioni mi lasciano perplessa. I pregiudizi corrompono troppo spesso il suo pensiero e, in alcuni casi, lei non fa nessuno sforzo per cercare di capire il punto di vista altrui. Con l'avanzare del romanzo, tuttavia, questo lato del suo carattere tende a migliorare e a farmela risultare più simpatica.

Se dovessi paragonarlo ad altri classici letti finora, direi che questo romanzo è una fusione perfetta tra Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen e Tempi difficili di Dickens. Lo stile della Gaskell è a tratti prolisso, ma traccia descrizioni molto precise delle ambientazioni e indaga a fondo nella psiche dei propri personaggi, dipingendoli in tutti i loro pregi e difetti, nella loro profonda umanità.



Che ve ne pare? Vi è venuta voglia di leggerlo? Se siete ancora indecisi, vi propongo di guardare prima la serie tv. Non vorrete mica perdervi Richard Armitage nei panni di John Thornton, vero?




 Citazione preferita

Non poteva dimenticare la sensazione delle sue braccia attorno al collo, si sentiva irrequieto come allora; ma ora il ricordo di quell'abbraccio in sua difesa sembrava farlo fremere di nuovo - sembrava sciogliere ogni proposito, tutto il suo autocontrollo, come cera al fuoco. Tremava all'idea di doverle andare incontro con le braccia tese, supplicandola in silenzio di andare a rifugiarsi lì, come aveva fatto il giorno prima, quando lui l'aveva completamente ignorata, ma non sarebbe mai più stata ignorata.


 

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