Non lo cercare, trovalo.
Non chiedere la strada, arrivaci da solo.
Questa è la maniera più antica, e la migliore.
Buon pomeriggio a tutti, Eclettici!
Non è da me, ma ho impiegato quasi un mese a terminare il libro di cui ora vi parlo. Per un motivo o per l'altro, ho ritardato la lettura, ma alla fine sono stata contenta di non averlo abbandonato.
Venite a scoprirlo assieme a me: si tratta de La pietra del vecchio pescatore, di Pat O'Shea.
Scritto
nel 1985 (l'autrice ha impiegato ben tredici anni per terminarlo), il libro è ambientato in Irlanda,
più precisamente nella cittadina di Galway
(esatto,
come nella canzone di Ed Sheeran!).
I
protagonisti sono un ragazzino di dieci anni, Patrick Joseph (per
tutti, Pidge)
e la sua sorellina minore, Brigit.
Entrambi vivono con la zia Bina, perché il padre è spesso fuori
città per lavoro.
Le
loro fantastiche avventure iniziano quando Pidge trova per caso uno
strano libro in un negozio del
paese. Non appena lo tocca, qualcosa scatta e dà il via ad una serie
di avvenimenti che coinvolgeranno lui e Brigit in prima persona.
Sulla strada del ritorno, il ragazzo incontra un
vecchio pescatore, che lo mette in
guardia dai pericoli che si nascondono lungo la via. Infatti
due streghe
sono appena giunte a Galway, a cavallo di una motocicletta. Esse
sono, in verità, un'unica entità: la malvagia strega Morrigan,
l'antica dea della guerra e della distruzione.
Nel libro trovato da
Pidge si cela un potere che ella vuole per sé e non esita a
sguinzagliare i suoi perfidi segugi,
quando Pidge e Brigit partono per cercare un modo per sconfiggerla e
far tornare la pace nel loro paese.
Spronati
dal vecchio pescatore e aiutati da un folto gruppo di creature
magiche, tra le quali druidi, giganti e animali parlanti, i due
ragazzi vivono un'avventura fuori dal comune, che li porterà in un
mondo fantastico, dove impareranno a sconfiggere le loro paure e
impareranno a fidarsi delle proprie capacità.
Tenebra
e luce son vecchi compagni, due lati di una medesima cosa. Fanno
parte del grande equilibrio naturale. L'una non avrebbe neanche un
nome, senza l'altra.
Non abbiate paura della Tenebra.
Il
libro parte (forse) troppo lentamente, ma, una volta ingranata la
marcia, riesce a catturare il lettore e risucchiarlo nel suo mondo
incantato, dominato da esseri magici e leggendari. L'intreccio è
fantasioso e creativo, una sorpresa
dopo l'altra.
A
mio parere, l'unica pecca è il linguaggio utilizzato dall'autrice: è
piuttosto antiquato e farcito di termini inconsueti. Questo non
facilita la lettura, anzi la rende pesante, specialmente se si
considera il pubblico a cui è rivolto. Anch'io sono stata più volte
sul punto di abbandonarla, sebbene abbia apprezzato l'idea
dell'autrice di utilizzare stili
differenti per i vari personaggi che
affollano le pagine del romanzo.
"Ci
spacciamo per semplici streghe, venute dalle terre a oriente di qui.
In tal modo mettiamo paura, il che ci diverte. Ma non troppa paura,
bisogna essere sagge" rispose Melodie Moonlight.
"Abbiamo
un magnifico cocchio, senza cavalli, che si chiama Harley Davidson:
una motocicletta" disse Breda Fairfoul.
Il
mio personaggio preferito è indubbiamente l'intrepido volpacchiotto
Curu, che accompagna Pidge e Brigit durante tutto il
percorso e poi li segue nel mondo reale, al termine dell'avventura.
Curu sfida la Morrigan e i suoi segugi con coraggio, per permettere
ai ragazzi di fuggire e di non farsi catturare. Anche i due ragazzi
compiono delle azioni davvero
coraggiose, se si pensa alla loro
giovane età. Hanno pensieri profondi e una saggezza che deriva dai
loro animi nobili; non si scoraggiano mai, nonostante tutti gli
ostacoli imposti dalla Morrigan.
Ricapitolando:
i punti a sfavore sono lo stile pesante e alcuni refusi riscontrati
durante la lettura; quelli a favore, il diverso linguaggio assegnato
ad ogni personaggio, i numerosi disegni che rallegrano la lettura e
l'intreccio fantasioso. Quindi assegno tre bollini su cinque.
* * * * * * *
Autore: Pat O'Shea
Titolo: La pietra del vecchio pescatore
Titolo: La pietra del vecchio pescatore
Titolo originale: The Hounds of the Morrigan
Editore: TEA
Prezzo: 13,00 euro (ed. kindle 7,99)
Pagine: 488
Voto: 3/5
* * * * * * *
Citazione
preferita
Ce n'è sempre un bel po', di magia, ma noi non ce ne rendiamo conto. Perlopiù, la chiamiamo "natura". Dico, non ci troviamo nulla di stupefacente nel fatto che la mela che cogliamo in autunno era, a primavera, un fiore. E' magia naturale e non ce ne accorgiamo.
Ce n'è sempre un bel po', di magia, ma noi non ce ne rendiamo conto. Perlopiù, la chiamiamo "natura". Dico, non ci troviamo nulla di stupefacente nel fatto che la mela che cogliamo in autunno era, a primavera, un fiore. E' magia naturale e non ce ne accorgiamo.
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