venerdì 13 gennaio 2023

Zoo (P. Barbato) - Recensione

 

Bentrovati a tutti voi, cari Eclettici!

Nella recensione di oggi vi parlo di uno degli ultimi romanzi letti, ovvero Zoo di Paola Barbato. Secondo libro di una trilogia, è preceduto da Io so chi sei e seguito da Vengo a prenderti. Il mio consiglio, comunque, è di leggere Zoo prima degli altri. Trovate il mio parere dopo la trama!

 

Immagina di risvegliarti da una notte senza sogni e di ritrovarti sdraiata su una superficie fredda e dura, i vestiti del giorno prima ancora indosso e nessun ricordo delle tue ultime ore. Intorno a te solo un buio spesso a cui lentamente lo sguardo si abitua. Cominci a intravedere delle sbarre alla tua sinistra. Non può che essere un incubo, tra poco sarai nella tua stanza, avvolta nelle soffici lenzuola di casa e la vita riprenderà come prima.
Questo non è ciò che accade ad Anna, che in quella gabbia, tra quelle sbarre, in un capannone pieno di gabbie simili alla sua e di persone come lei, si risveglia per davvero. Da quell'istante inizia una lotta contro chiunque l'abbia presa, una guerra impari perché Anna non ha altre armi che la sua rabbia e la nudità a cui a poco a poco è stata costretta per combattere contro chi detiene il potere, qualcuno che nessuno ha mai visto, ma la cui presenza si avverte in ogni centimetro di quel luogo spaventoso, di giorno e di notte.
Spetterà a lei, circondata da persone diversissime, alcune rese folli dal macabro gioco, altre succubi di un
Lui dai tratti sempre meno sfumati, decidere se giocare o lasciarsi morire.

 

 

Anna si risveglia dentro una gabbia, un vecchio carrozzone di quelli del circo, dolorante e confusa, senza alcun ricordo che l'aiuti a capire come ci sia arrivata. Accanto alla sua ci sono altre gabbie e, come verrà a sapere, le persone che contengono sono lì da mesi e, in alcuni casi, anche da anni, in condizioni disumane, trattati alla stregua di animali in uno zoo. Ma perché sono lì? E chi ce li ha rinchiusi?

 

 

C'erano delle gabbie e dentro a queste gabbie c'erano delle persone. Le gabbie erano in un capannone. Il capannone poteva essere ovunque.



Questo è il primo thriller di Paola Barbato che leggo. L'autrice ha uno stile particolare, che a tratti mi ha ricordato quello di Stephen King per la forma. Non è "lineare", ma vengono usate frasi frammentate, pensieri mescolati alla narrazione, oltre che a brevi passaggi dal punto di vista del misterioso e crudele rapitore. Qual è la sua identità? E cosa vuole fare con tutte quelle persone? Annientarle psicologicamente? Togliere loro ogni freno e dignità? Farle regredire allo stato animale? Oppure punirle per qualcosa che hanno fatto?

In quei carrozzoni sono rinchiuse persone molto diverse tra loro, sia per età che per ruolo sociale, ma forse hanno qualcosa in comune... E poi perché prendersi il disturbo di curarli, di mantenerli e nutrirli per anni? E' un gioco sadico o una sorta di perverso esperimento sociale?

 

"Tu sei cattiva. Qui dentro siamo tutti cattivi".

 

Anna, la protagonista, è un'antieroina e per questo mi sono goduta poco la lettura. Non sono riuscita a empatizzare con lei: antipatica, arrogante, egoista, manipolatrice, si crede superiore, deride e umilia gli altri prigionieri. Certo, una situazione disumana come quella può scatenare il peggio anche nella persona più buona del mondo, ma Anna non era buona neanche prima di finire lì. Pensa unicamente a se stessa e non esita a ferire gli altri, spesso senza un valido motivo. E' spocchiosa, priva di empatia, non ascolta e fa sempre di testa propria, anche sapendo che ogni sua azione sbagliata può comportare una punizione per gli altri prigionieri. Ovviamente ha anche qualche pregio: è furba, scaltra, una vera combattente perché non si rassegna mai, tenta in ogni modo di ribellarsi al suo carceriere e studiare un piano per fuggire da quell'inferno.

 


C'era qualcosa di profondamente sbagliato in lei, e se fino a quel momento era riuscita a negarlo adesso non poteva.

 


Zoo è un romanzo angosciante, disturbante, un thriller psicologico ben costruito, in cui viene usato un linguaggio crudo e duro. Mi sento di sconsigliarlo ai lettori troppo schizzinosi! In alcuni punti le scene diventano ripetitive, avrei tagliato qualche pagina per rendere il tutto più scorrevole e meno noioso. Nel complesso la trama è originale, mi ha intrigato e di sicuro leggerò gli altri due libri della trilogia.



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Titolo: Zoo

Autore: Paola Barbato

Editore: Piemme

Pagine: 440

Prezzo: 18,50 euro (cop. rigida); 7,99 euro (eBook) 

 


Come ci vieni a patti, con un malvagio?



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