lunedì 6 giugno 2022

Le disobbedienti - Recensione

 

Ciao a tutti, cari Eclettici!

Eccomi tornata con una nuova recensione. Oggi vi parlo di Le disobbedienti di Elisabetta Rasy, una raccolta di sei biografie di artiste, alcune molto famose, altre quasi sconosciute ai più.

L'autrice associa a ciascuna artista una parola, che riassume la sua esperienza di vita e quella artistica: coraggio per Artemisia Gentileschi, che non si è lasciata piegare dalla società maschilista del suo tempo; tenacia per Elisabeth Vigée Le Brun, la rittrattista ufficiale di Maria Antonietta e dell'alta società francese; irrequietezza per Berthe Morisot, la "dama degli Impressionisti"; ribellione per Suzanne Valadon, che dipinge la figura femminile in tutte le sue "imperfezioni"; resistenza per Charlotte Solomon, unica studentessa ebrea accettata all'Accademia di Belle Arti di Berlino e passione per Frida Kahlo, che nelle sue opere riversa i propri sentimenti senza sconti. 

L'autrice narra le loro storie, intrecciandole con quelle dei loro amici e colleghi artisti, e citando tutti gli episodi chiave delle loro vite, quelli gioiosi e quelli dolorosi.

 

Ognuna a suo modo ha rivolto alla realtà femminile uno sguardo diverso e partecipe, capace di raccontarne gioie e ferite come la mano maschile non aveva mai fatto. E ognuna di loro, con la sua energia e indocilità, ha contribuito a cambiare la posizione femminile nella gerarchia artistica, da una eterna periferia al centro della scena.

Queste sei artiste hanno dedicato la propria vita all'arte: l'arte le ha salvate, ha donato loro vie di fuga, ha permesso loro di esprimersi, di mantenersi indipendenti e le ha rese immortali. L'autrice le definisce "disobbedienti" perché hanno lottato contro i pregiudizi della società, hanno continuato a dipingere nonostante le critiche dei loro stessi amici o parenti, hanno sfidato le convenzioni, precorso i tempi e dimostrato così il loro talento. Hanno sfogato il loro dolore, hanno dato forma alle loro emozioni sulla tela, hanno dato risalto alle donne, dipingendo la figura femminile come gli uomini non avrebbero mai potuto fare. Hanno messo a nudo le loro anime, non si sono nascoste, hanno usato anche i loro stessi corpi come modelli per le loro opere. Appassionate, tenaci, creative, talentuose... meriterebbero di certo più spazio nei libri di storia dell'arte!

Il capitolo che ho apprezzato di più è quello dedicato a Charlotte Solomon. Non conoscevo questa pittrice ed è stata una preziosa scoperta. Nata a Berlino nel 1917, Charlotte è stata una delle poche ebree ammesse all'Accademia di Belle Arti della città, ma a causa delle persecuzioni razziali, nel 1936 ha dovuto lasciare la Germania e rifugiarsi dai nonni nel sud della Francia. Ha realizzato tutte le sue opere tra il 1940 e il 1942, riversando nei suoi lavori tutta se stessa, le sue passioni e la sua vita. C'è chi dice che le sue opere ricordino lo storyboard del cinema americano, altri che assomiglino alle graphic novel o ai volumi miniati del Medioevo. Il suo lavoro artistico, intitolato "Vita? o Teatro?", è un "atto di resistenza alla morte", un diario personale dipinto su tela.


 

Ogni immagine è una didascalia che riscatta il vissuto, una speranza di salvezza e un atto di resistenza alla violenza che il tempo porta con sé. Quando consegna al dottor Moridis i pacchi dei suoi fogli, Charlotte gli dice pochissime parole: "Li tenga con cura. E' tutta la mia vita".



Anche se, nel complesso, è stata una lettura piacevole e interessante, il libro ha una pecca: purtroppo non contiene le illustrazioni delle opere a cui si fa riferimento. L'autrice descrive minuziosamente i quadri delle artiste, ma tutti quei dettagli risultano inutili se non si hanno sott'occhio le immagini. Un'appendice con alcune illustrazioni a colori sarebbe stata l'ideale.


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Titolo: Le disobbedienti. Storie di sei donne che hanno cambiato l'arte

Autore: Elisabetta Rasy

Editore: Mondadori

Pagine: 253

Prezzo: 12,50 euro (cop. flessibile); 7,99 euro (eBook)



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