lunedì 11 aprile 2022

Mister Rochester - Recensione

Bentrovati, cari Eclettici!

Dopo un periodo di pausa finalmente torno a scrivere nel blog! Voi come state? Come procedono le vostre letture? Avete impostato una nuova sfida per il 2022? Io sì, e stavolta spero proprio di portarla a termine!

Oggi vi parlo di un romanzo che ho iniziato l'anno scorso, ma che, per una cosa o per l'altra, sono riuscita a terminare solo da poco: Mister Rochester di Sarah Shoemaker (ed. BEAT).

Dovete sapere che Jane Eyre è uno dei miei romanzi preferiti: l'ho letto quando ero alle superiori e me ne sono innamorata, tanto che rileggerlo ogni anno è diventata ormai una tradizione (trovate la mia recensione qui). Quindi non potevo non leggere questo romanzo, scritto dal punto di vista del protagonista maschile di Jane Eyre: mr. Edward Fairfax Rochester.


Orfano di madre, Edward Fairfax Rochester trascorre i giorni della sua infanzia in compagnia di algide bambinaie e istitutrici. A Thornfield Hall, la cupa magione della sua famiglia, i sentimenti non hanno spazio. Le rare volte in cui si aggira tra le mura di casa, suo padre mostra il più totale disinteresse nei suoi confronti. E le cose non vanno certo meglio con Rowland, il fratello di otto anni maggiore, irruento e intrattabile come pochi. Nelle ore libere dallo studio, Edward si accontenta perciò di vagare, solitario, per i giardini e per i boschi di Thornfield Hall, convinto che la sua esistenza resterà immutata. Al suo ottavo compleanno, invece, tutto cambia: per volontà del padre è costretto a lasciarsi alle spalle le attività infantili e a trasferirsi a Black Hill, nei pressi di Leeford, dov'è affidato alla tutela di Mr Hiram Lincoln. Edward trascorre in tal modo la sua adolescenza esiliato da tutto ciò che ha sempre amato. Diventato un giovane uomo, intraprende un viaggio che lo porta attraverso l'Inghilterra della classe operaia e la decadenza dell'Europa continentale fino alle calde e languide spiagge della lontana Giamaica, dove vivrà un'appassionata storia d'amore con l'affascinante, ma psicologicamente instabile, ereditiera Bertha Mason. Anni dopo, tornato in Inghilterra con la moglie, sprofondata nel baratro della follia, Edward si considera ormai un uomo finito. Ma il suo destino deve ancora compiersi grazie all'incontro con una giovane istitutrice: Jane Eyre, che gli ruberà il cuore e gli insegnerà ad amare di nuovo.


Mr. Rochester è senza dubbio uno dei personaggi maschili più celebri della letteratura inglese. Nel romanzo Jane Eyre lo conosciamo attraverso gli occhi dell'omonima protagonista: è un uomo sui quarant'anni, burbero, caustico, tutt'altro che bello, ma anche molto generoso e devoto. Della sua vita sappiamo solo ciò che lui sceglie di rivelare a Jane, ma chi è davvero mr. Rochester? Com'era prima dell'incontro con Jane? Quali avvenimenti l'hanno segnato e condannato ad una vita di delusioni e rimpianti? In questo romanzo, con molta creatività e una buona attenzione ai dettagli, Sarah Shoemaker dà una risposta a questi interrogativi, ricostruendo la vita di Mr. Rochester, dall'infanzia fino all'età adulta.

Rimasto presto orfano di madre, Edward trascorre i suoi primi anni di vita a Thornfield-Hall, la grande tenuta di famiglia immersa nelle brughiere dello Yorkshire. La sua è un'infanzia solitaria e triste: il padre, mercante di professione nonostante le nobili origini, non è certo un uomo affettuoso; nemmeno il fratello maggiore, Rowland, considera Edward degno della propria attenzione. Di amici, neanche a parlarne. Quelli li troverà qualche anno più tardi, quando il padre lo spedisce a Black Hill da mr. Lincoln, dove riceverà un'istruzione non convenzionale e stringerà legami con due ragazzi molto diversi tra loro: Carota e Tocco. Il tempo trascorso a Black Hill ha un grande impatto sulla vita di Rochester: le prime amicizie, il distacco dalla propria casa e dalla famiglia, le "strane" lezioni di mr. Lincoln... tutto contribuisce a forgiare il suo carattere e ad assicurargli un degno avvenire. Ovviamente non ha mai possibilità di scelta: è il padre a decidere per lui, dove dovrà andare e cosa dovrà fare. Il primo impiego presso una fabbrica, gli studi all'università, il trasferimento in Giamaica... il futuro di Edward è già stato accuratamente pianificato e il ragazzo non osa opporsi. D'altronde, a cosa può aspirare un secondogenito a cui non spetta neanche una parte dell'eredità di famiglia?

Edward accetta il destino che il padre gli ha imposto: si occuperà della piantagione in Giamaica e si costruirà un futuro lontano dall'Inghilterra e da Thornfield. Purtroppo i suoi sogni sono presto destinati a infrangersi: l'incontro con la famiglia Mason e con Bertha, sua futura moglie, segna l'inizio di un incubo destinato a durare per decenni.


Non avevo forse diritto a vivere? Non avevo forse lo stesso diritto a vivere che avevano tutti? Non avevo forse costantemente tentato di ubbidire agli imperativi della morale? E quali erano state, per me, le conseguenze?

Ammetto di aver provato molta compassione per Rochester sin dalla prima lettura di Jane Eyre. Quell'individuo un po' misantropo, dai modi bruschi e dall'ironia pungente mi ha subito affascinata. Il suo carattere ombroso e scontroso è il risultato di una vita dura, di scelte imposte, di tradimenti e delusioni, della mancanza di veri affetti. Rochester ha sempre dovuto (e potuto) contare solo su se stesso, fin da giovane. La luce nella sua vita arriva quando meno se l'aspetta: è Jane, una giovane seria, schietta e saggia, con uno spirito affine al suo, che gli ridona speranza e lo porta a compiere anche scelte rischiose ed egoiste, pronto a tutto pur di assicurarsi la sua mano e il suo cuore.


Mi venne da ridere di fronte all'ironia della situazione! Dopo avere trascorso anni in Europa nella speranza di incontrare una donna con cui essere in sintonia, avevo trovato proprio a casa mia colei con cui mi sentivo in armonia perfetta, più che con qualunque altra donna mai conosciuta.

 

Ho molto apprezzato la cura per i dettagli, la struttura del libro e lo stile, che ricorda molto quello di Charlotte Bronte. Questa immersione nell'animo tormentato di Edward Rochester è stata emozionante e utile per tracciare un ritratto a tutto tondo di questo personaggio complicato e impetuoso. L'unica pecca è la parte finale, dove finalmente avviene l'incontro con Jane: l'ho trovata frettolosa rispetto alle parti precedenti, e non mi ha coinvolto come speravo. Avrei anche snellito la parte legata ai lavori e agli studi di Rochester, che a tratti risultava un po' noiosa. Molto bella, invece, la parte centrale sulla Giamaica: le descrizioni dell'isola sono vivide e ricche di particolari.

Se siete fan di Jane Eyre, non potete perdervi questa lettura! Se invece non avete ancora letto quel grande classico... cosa state aspettando?!


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Titolo: Mister Rochester
Titolo originale: Mr Rochester
Autore: Sarah Shoemaker
Editore: BEAT
Pagine: 416
Prezzo: 18 euro (cop. flessibile); 9,99 euro (eBook)
 

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Jane si avviò, poi all'improvviso si girò verso di me, e mentre il suo volto lasciava affiorare una tempesta emotiva, pronunciò le parole che cambiarono la mia vita: "Ovunque voi siate è casa mia, la mia unica casa".

 



I miei Mr. Rochester preferiti:

 

  

Toby Stephens 

(in Jane Eyre, miniserie della BBC del 2006)


 Michael Fassbender

(in Jane Eyre, film del 2011)


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