lunedì 11 gennaio 2021

Racconto - Le tradizioni del Natale

 

Dal contest Un eclettico Natale, promosso dal blog


In quella stanza aleggiava uno strano profumo. Questo fu il primo pensiero che James formulò non appena aprì la botola che conduceva nella buia soffitta dei nonni. 

Era la Vigilia di Natale e tutta la famiglia Morris era già riunita nella grande sala da pranzo al piano inferiore. James era arrivato poche ore prima assieme ai genitori e, dopo un saluto affettuoso ai nonni, si era diretto verso il secondo piano dell'enorme villa per dedicarsi al suo passatempo preferito: esplorare la soffitta di nonno Joe. Era un locale polveroso e disordinato, pieno zeppo di oggetti e scatoloni accatastati l'uno sopra l'altro. Ogni anno James ne apriva uno e vi rovistava dentro, curioso di scoprire nuovi cimeli di viaggio provenienti dai paesi più disparati. Prima di andare in pensione, infatti, nonno Joe aveva lavorato come pilota per un'importante compagnia, aveva girato il mondo e non si era mai scordato di portare a casa qualche souvenir per la moglie e i figli. Tappeti, cartoline, animaletti intagliati nel legno, libri scritti in decine di lingue differenti: in quegli anni James aveva trovato delle vere meraviglie in quegli scatoloni, che facevano volare la sua fantasia di bambino verso mondi da sogno che sperava di poter vedere con i propri occhi in futuro.

Ma, oltre all'odore di polvere e umidità, quella volta James percepì qualcos'altro, un profumo penetrante che non riuscì a catalogare. Seguendo la debole scia, si fece largo tra le scatole e i bauli coperti di teli bianchi, giungendo nell'angolo opposto della soffitta. Lì quel profumo strano era più forte, sentiva il naso pizzicare. Scostò una manciata di ragnatele e si ritrovò davanti la cassettiera di rovere che la nonna si era rifiutata di vendere quando la casa era stata rimodernata. Da quel che James sapeva, quel mobile era molto antico e apparteneva alla sua famiglia da generazioni, perciò capiva perché la nonna si fosse impuntata a riguardo. Era grosso e robusto, come tutti i manufatti antichi, e ricoperto da un sottile centrino lavorato a mano. James lo sollevò con cautela, tossendo un po' a causa della polvere, e lo mise da parte, sempre ben attento a non gualcirlo. Poi allungò la mano verso la maniglia del primo cassetto, lo aprì senza fatica e...


 

...e vi trovò dentro molti di quegli oggetti banali che anche sua mamma Julie teneva in camera: dalle ricevute di spesa ai foulard e agli scampoli di tessuti vari; da decine di spille di colori e forme diverse - che sicuramente sarebbero piaciute alla piccola Lily, la sua vivacissima vicina di casa! -, a braccialetti e anellini incastrati l'uno sull'altro e tutte quelle cose da femminucce che a lui non interessavano affatto.

Stava per richiudere sconfortato il cassetto e tentare la fortuna con gli altri quando qualcosa di insolito attirò la sua attenzione...

Fin da piccolissimo la sua passione più grande erano i libri: i disegni e i colori delle fiabe dell'infanzia, le storie e i volti dei suoi eroi preferiti accompagnavano le sue giornate.

Ora che era un po' cresciuto, si divertiva a inventare per Lily molte storie che avevano sempre per protagonista una giovane e ribelle ragazzina dai capelli ricci e il sorriso aperto con due dolcissime fossette e le lentiggini - proprio come lei! - e sapeva che questo la rendeva felice. Grazie alla sua intelligenza e con l'aiuto di alcuni amici speciali (non sempre umani), aiutava chi ne aveva bisogno, anche soltanto a riordinare una misteriosa soffitta piena di tesori…

Avete capito cosa trovò?

Un libro con una bella copertina rossa e il bordo dorato, con fogli spessi e rilegati a mano. Si entusiasmò moltissimo per la scoperta e per le nuove storie che avrebbe potuto raccontare.

Lo prese in mano con riverenza, si sedette a terra e cominciò a sfogliarlo. Così scoprì che la nonna non solo era una brava cuoca, ma aveva altri incredibili e sorprendenti talenti... sapeva scrivere e disegnare benissimo! Gli sorse anche un dubbio: Perché, se davvero ne era l'autrice (e insomma, la scrittura vergata con una stilografica nera sembrava proprio la sua), non gli aveva mai mostrato quel tesoro? Possibile che si fosse dimenticata di averlo ancora? E quali meraviglie rivelava?

Le illustrazioni erano stupende, chissà se anche la storia gli sarebbe piaciuta... c'erano disegnati fiori e piante, bambini che giocano, fattorie, e quelle che sembravano foto dei più bei panorami inglesi, ma soprattutto quelli scozzesi delle sue estati (qualche castello in rovina, i loch, il verde delle foreste, il rosa dell'erica selvatica delle amate Highlands, i cervi, le lontre e moltissimo altro).

Sembravano proprio i racconti della infanzia e della prima giovinezza della nonna… e forse quest'anno per la prima volta sarebbe stata proprio lei, nonna Morag, a deliziarli durante quella lunga serata in attesa del Natale: sia con i deliziosi biscotti pan di zenzero e i bastoncini di zucchero da loro tanto amati, sia con le sue incredibili, quanto inaspettate, storie.

Così quella sera James scoprì l'origine dello strano profumo che aleggiava in soffitta: quello dei fiori raccolti, dallo spinoso cardo alla intensa lavanda, fatti essiccare e lasciati tra le pagine di quel volume.

E chissà quale magia gli fece percepire, proprio quel 24 dicembre all'avvicinarsi del suo undicesimo compleanno, quell’odore ...

Capì anche ciò che avrebbe voluto fare da grande e che avrebbe sempre lottato per realizzare i suoi sogni.

Da quel giorno iniziò, per la famiglia Morris, una nuova tradizione della Vigilia: ascoltare, sgranocchiando dolcetti, le avventure di Morag e dei suoi amici nei primi anni del Novecento nella bellissima Scozia. 

 

 

- Lizz & Tanya

 

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