Ciao a tutti, miei cari Eclettici!
Oggi vi segnalo una lettura che fa parte di un progetto a cui tengo molto. E' uscito da poco Attraverso i nostri occhi, un docu-libro scritto da Nicolò Govoni con la partecipazione dei ragazzi di Mazì e di Nicoletta Novara (edito da Rizzoli).
E' da un po' di tempo che seguo sui social Nicolò (candidato al Nobel per la Pace) e l'ONG da lui fondata, Still I Rise. Si battono da anni per i diritti dei profughi e in modo particolare per l'istruzione dei minori non accompagnati. Hanno fondato (e stanno continuando a fondare) scuole per giovani rifugiati in tutto il mondo, per offrire loro, oltre ad un'istruzione di alto livello, anche un rifugio sicuro per il presente e una speranza per il futuro. Grazie al loro lavoro, moltissimi ragazzi sono riusciti a salvarsi da situazioni insostenibili.
L'ONG, per propria scelta, non chiede fondi all'Europa o ad altri enti governativi, ma si mantiene grazie alle donazioni di privati e ai ricavi delle vendite dei libri scritti da Nicolò: Bianco come Dio, Se fosse tuo figlio, Il dizionario dell'anima e l'ultimo uscito, Attraverso i nostri occhi. Quest'ultimo è parte integrante di un progetto che vede come protagonisti proprio gli studenti di Mazì, la scuola fondata da Still I Rise a Samos (Grecia).
E' un libro di denuncia, che colpisce e non può lasciare indifferenti. Se qualcuno volesse scoprirne di più su Still I Rise e sul libro, vi lascio qui sotto i link utili. E, se potete, comprate il libro: contribuirete a regalare ai ragazzi rifugiati una luce in questo periodo buio.
Account Facebook : Nicolò Govoni - Still I Rise
Pagina Facebook dedicata al libro/progetto
Intervista a Nicoletta Novara
Sullo sfondo di questa favola delicata, emergono le durissime condizioni psicologiche e materiali in cui vivono i bambini e gli adolescenti di Samos, rese ancora più esplicite e toccanti dalle fotografie della seconda parte di questo libro. Frutto dei laboratori di fotografia tenuti periodicamente a “Mazí” da Nicoletta Novara, e accompagnate da testi scritti direttamente dai ragazzi, queste immagini offrono uno sguardo autentico, sincero e spietato, ma non privo di speranza, su una delle più grandi tragedie dell’Europa moderna.
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