mercoledì 1 luglio 2020

#6 canzoni in lingue sconosciute



Buon pomeriggio a tutti voi, lettori Eclettici!

Torna alla riscossa la rubrica DIAMO I NUMERI, con una playlist composta da 6 canzoni in lingue (a me) sconosciute che però mi piacciono molto. Al primo ascolto non avevo idea di cosa volessero dire, ma per fortuna esistono le traduzioni online! Le ho scoperte quasi tutte grazie all'Eurovision Song Contest, un festival musicale che attendo trepidante ogni anno. Ormai la maggior parte dei partecipanti gareggia con testi in inglese, ma c'è sempre qualche coraggioso che decide di cantare nella sua lingua madre (noi italiani, ad esempio!). Sarà per la mia passione per le lingue straniere, ma trovo sempre affascinante scoprire nuove pronunce, parole e musicalità diverse da quelle a cui sono abituata. Ad ora le mie lingue europee preferite (basandomi sull'ascolto) sono il russo, l'estone e l'islandese. 

Venite a scoprire quali brani ho scelto per voi. Magari vi spingeranno ad imparare una nuova lingua!



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#1

Ég á Líf





E' un brano pop cantato da Eyþór Ingi Gunnlaugsson, musicista e cantante islandese. La traduzione letterale del titolo è "ho una vita" ed è stato scelto per rappresentare l'Islanda nell'edizione dell'Eurovision Song Contest del 2013. Come anticipato dal titolo, è una sorta di inno alla vita, all'amore che ci aiuta a superare le difficoltà.

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#2

Mall



Un brano composto dall'artista albanese Eugent Bushpepa, con il quale ha partecipato all'Eurovision 2018 posizionandosi undicesimo. Il genere è una via di mezzo tra folk e rock, e tratta il tema del desiderio suscitato dalla "nostalgia" ("mall" in albanese).


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#3

Adio




Ho ascoltato questo pezzo nel 2015, sempre grazie all'Eurovision, e me ne sono innamorata all'istante. Parla di un amore perduto, a cui è difficile rinunciare e dire addio, ed è interpretato dal cantante montenegrino Knez. E' stato molto apprezzato dal pubblico, tanto da aggiudicarsi il tredicesimo posto (un ottimo risultato per il Montenegro, rispetto alle altre edizioni del festival!).



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#4

Viszlat nyar




Letteralmente "Arrivederci estate", è un brano del gruppo metal ungherese AWS. Anche loro hanno partecipato all'Eurovision del 2018, arrivando in finale. E' un pezzo dal sapore amaro, che parla di abbandono e di un addio quasi liberatorio. Su YouTube trovate anche la versione inglese, Summer Gone.



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#5

O mie




Interpretato dalla cantante moldava Aliona Moon, questo brano ha raggiunto l'undicesimo posto nella finale dell'Eurovision del 2013. In O mie (in italiano, "un migliaio") l'artista chiede un nuovo inizio, di lasciarsi alle spalle il passato e un amore che l'ha ferita. Esiste anche la versione inglese (A Million), ma io continuo a preferire quella originale, molto più potente dal punto di vista vocale!


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#6

Päästke noored hinged




Questo è uno dei miei brani preferiti dell'artista estone Grete Paia. L'ho scoperta grazie a YouTube, un prezioso aiuto per conoscere nuovi generi e canzoni che difficilmente verrebbero trasmesse per radio. Le parole del testo invitano a ricordare il passato per rendere migliore il presente, con la ripetizione dell'appello che risuona nel titolo: Päästke noored hinged, ovvero "salva le anime giovani".


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Bonus

Wolf Totem




Il gruppo folk metal mongolo The HU ha raggiunto un notevole seguito nell'ultimo periodo. I loro brani sono unici nel loro genere, nati da una fusione tra l'heavy metal e le melodie dei canti folkloristici della Mongolia. Ho scelto come bonus la versione di Wolf Totem che hanno inciso assieme al frontman dei Papa Roach, Jacoby Shaddix.



Quale vi piace di più? Voi avete canzoni in lingue sconosciute nelle vostre playlist?


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