sabato 30 giugno 2018

In carne e cuore - Recensione


Eccomi di nuovo tra voi, cari Eclettici!

Questo mese ho letto un paio di libri interessanti, ma ho avuto poco tempo da dedicare alle recensioni. Spero di rifarmi a luglio!

Il romanzo che ho scelto di presentarvi questo weekend è l'ultima opera di Rosa Montero, In carne e cuore.

 
TRAMA
 

Non è facile accettare la propria età quando non sei più una giovane donna, hai superato i cinquanta, vivi da sola e il tuo amante ti lascia perché aspetta un figlio dalla moglie. Così, quando Soledad scopre che all'opera incontrerà il suo ex, decide di ingaggiare un gigolò per farlo ingelosire. Ma all'uscita dal teatro un imprevisto violento fa prendere agli eventi una piega inaspettata e segna l'inizio di una relazione tormentata, vulcanica e a tratti pericolosa. Con ironia, ma anche con la rabbia e la disperazione di chi si ribella alla crudeltà del tempo, il racconto della vita di Soledad si intreccia alle storie degli scrittori maledetti della mostra che lei sta organizzando per la Biblioteca Nacional di Madrid. Un intrigo emozionale che ci parla degli anni che avanzano, della paura dell'abbandono, del fallimento, ma anche della speranza, della necessità di amare e della gloriosa tirannia del sesso, dell'esistenza intesa come un fugace momento in cui si può solo essere vittime o carnefici. La scrittrice spagnola scava con acuta e ironica sensibilità nei sentimenti di una seduttrice impenitente alle prese con l'inesorabilità della vita.



Mai sottovalutare una donna.
Specialmente una donna che viene scaricata all'improvviso.

Soledad Alegre è combattiva per natura, nonostante tutte le debolezze e le contraddizioni che nasconde (a cominciare dal proprio nome). Deve esserlo, non può permettersi di dimostrarsi fragile: non è una giovane donna senza esperienza. Così quando Mario, il suo amante, la lascia per tornare dalla moglie incinta, decide di assoldare un giovane gigolò per farlo ingelosire. 
Adam, l'accompagnatore scelto, ha la metà degli anni di Soledad ed è dotato di un fascino a cui nemmeno lei può resistere. Tuttavia, oltre la bellezza mozzafiato e i modi galanti, il giovane nasconde parecchi segreti, un passato turbolento e un presente terribilmente complicato. 
Dal loro primo incontro anche la vita di Soledad sembra complicarsi: ossessionata dallo scorrere del tempo e dal timore di apparire vecchia ai suoi occhi, cerca con ogni mezzo di tenerlo legato a sé. In questo modo il piano che aveva architettato per vendicarsi del rifiuto di Mario le si ritorce contro, innescando una serie di eventi che creeranno scomiglio nella sua vita perfettamente organizzata. 




L'ho trovato un romanzo molto intimo, perché l'autrice mette in luce tutti gli aspetti della vita di Soledad: le sue passioni, le sue manie, tutti i segreti che una donna non condividerebbe mai con nessuno. Dal lavoro alla vita privata, quello che emerge è un'atmosfera di solitudine in cui aleggia un desiderio disperato d'amore, di contatto fisico, di calore umano. 
L'ossimoro racchiuso nel nome della protagonista (Soledad Alegre, "solitudine allegra") può essere considerato quasi una sorta di chiave di lettura dell'intero romanzo: Soledad ha pochissimi amici, nessuno con cui abbia instaurato un legame duraturo. Ciò che ha vissuto nell'infanzia e nella giovinezza ha avuto delle forti ripercussioni sul suo rapporto con gli altri, in particolare con gli uomini. In una relazione ricerca molto la fisicità, più che l'intesa mentale: è molto passionale, le piace sentirsi continuamente desiderata e preferita alle altre donne, non riesce ad accettare un rifiuto. 
Anche in ambito lavorativo si può notare l'aspetto estremamente competitivo della sua personalità: è una professionista affermata, una curatrice di mostre che non teme rivali, una specialista nel suo settore. Sa di essere capace e non ha paura di estrarre gli artigli se qualcuno osa sfidarla o contrastarla. 

Mi è piaciuto come l'autrice ha saputo intrecciare la trama con le biografie degli autori "maledetti" che Soledad sta selezionando per una mostra, trovando continue similitudini con le vite private di questi scrittori e quella della protagonista. La stessa Rosa Montero si inserisce nella storia, dove ha un dialogo molto interessante e spassoso con Soledad, sul significato dell'amore, sul riuscire ad immaginare ed immedesimarsi nei sentimenti degli altri.

In carne e cuore è un romanzo tenero e ironico, che ci insegna che si può sempre trovare una ragione per sorridere, per stare bene e per essere fieri di noi stessi. Qualunque sia la nostra età. 


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Autore: Rosa Montero

Titolo: In carne e cuore
 
Titolo originale: La carne

Editore: Salani

Prezzo: 16,80 euro (ed. kindle 9,99)

Pagine: 222



Voto: 4/5
 


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Citazione preferita
 

Essere maledetto è sapere che la propria arte non trova alcuna eco, perché non ci sono orecchi in grado di comprenderla. In questo assomiglia alla follia. Essere maledetto è sentirsi fuori dal proprio tempo, dalla propria classe sociale, dal proprio ambiente, dalla propria lingua e dalla cultura cui si dovrebbe appartenere. Essere maledetto è voler essere come gli altri senza riuscirci. E' voler essere amato e invece suscitare soltanto diffidenza o qualche risata. Essere maledetto è non sopportare la vita e soprattutto non sopportare se stessi.

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