Situato
all'interno del Parco Nazionale dei Colli Euganei (PD), il Castello del
Catajo è una residenza privata che è stata recentemente restaurata e aperta al pubblico. In realtà ha alle spalle moltissimi anni di storia.
Partiamo dal nome, che suona un po'
stravagante: esso deriva dall'unione di due parole, ovvero “Cà”,
che sta per “casa”, e “tajo”, termine dialettale che si
traduce letteralmente con “taglio”. Dal nome capiamo che questa
struttura era considerata più una casa che un vero e proprio
castello, collocata sul “taglio” del fiume.
(il Castello visto dal giardino esterno)
I
primi proprietari di questa dimora furono gli Obizzi, una famiglia di
mercenari francesi che rilevarono una casa già esistente e la trasformarono in una residenza estiva. Le dimensioni e
lo stile del castello differiscono dalla moda dell'epoca, dalle ville
palladiane che ancora oggi si possono ammirare in tutto il Veneto e
in particolare lungo la riviera del Brenta. La struttura del Catajo
segue lo stile dei castelli medievali, con torri di guardia e
merlature lungo tutto il perimetro del tetto. Se non fosse che le
sopracitate torri di guardia, poste agli angoli della terrazza
principale (usata in estate come sala da ballo all'aperto), erano
destinate esclusivamente ad un uso domestico (e non difensivo!), ovvero contenevano il necessario per
preparare feste ed eventi.
(la terrazza)
Gli
Obizzi non hanno certo badato a spese nella costruzione di
quello che è un luogo autocelebrativo a tutti gli effetti. Le sale
del piano nobile, infatti, sono interamente affrescate con scene
tratte dalla storia di questa famiglia di capitani di ventura,
numerate in progressione: le varie città conquistate, i matrimoni
più importanti e gli eventi che hanno segnato l'ascesa della
dinastia.
I soffitti decorati e intagliati, le allegorie dipinte
sopra gli ingressi delle stanze, gli stemmi delle famiglie alleate
più potenti (i Medici, gli Estensi): tutto serviva a stupire e
abbagliare chiunque entrasse nel castello.
La
dimora dispone inoltre di vari spazi verdi, sia interni che esterni
alle mura. All'esterno si può passeggiare tra i vialetti del grande
Giardino delle Delizie, ricco di varie specie arboree: magnolie,
faggi, perfino sequoie giganti centenarie! Nascoste
in mezzo agli alberi troviamo una peschiera artificiale e un piccolo labirinto di siepi.
(la peschiera)
Il
viale principale del giardino si snoda proprio di fronte all'ingresso
del castello e, dal monumento posto all'estremità opposta del viale, si può scorgere
l'imponente Fontana dell'Elefante. Essa
si colloca nel giardino interno, detto anche Giardino dei Giganti. Un
tempo questo spazio erboso veniva periodicamente inondato con circa
un metro e mezzo d'acqua e successivamente utilizzato per ricreare
delle spettacolari battaglie navali.
(il Giardino dei Giganti)
L'ultimo
giardino, quello della Duchessa, è stato da poco aperto al pubblico:
costruito come un vero giardino all'inglese, è posto sopra il
tetto che si affaccia sull'ingresso del castello. Il panorama che si
scorge da lassù è mozzafiato: spazia dai confini della tenuta al
profilo dei vicini Colli Euganei.
Il
castello è aperto al pubblico tre giorni alla settimana e può
essere affittato per eventi privati. Il biglietto d'ingresso
comprende la visita ai giardini e quella guidata all'interno del
castello. Trovate tutte le informazioni utili nel sito ufficiale.
Se
ne avete la possibilità, andate a visitarlo perché merita davvero.
Al
prossimo viaggio, cari Eclettici!
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