martedì 11 aprile 2017

Castello del Catajo





Situato all'interno del Parco Nazionale dei Colli Euganei (PD), il Castello del Catajo è una residenza privata che è stata recentemente restaurata e aperta al pubblico. In realtà ha alle spalle moltissimi anni di storia. 

Partiamo dal nome, che suona un po' stravagante: esso deriva dall'unione di due parole, ovvero “Cà”, che sta per “casa”, e “tajo”, termine dialettale che si traduce letteralmente con “taglio”. Dal nome capiamo che questa struttura era considerata più una casa che un vero e proprio castello, collocata sul “taglio” del fiume. 




(il Castello visto dal giardino esterno)


 
I primi proprietari di questa dimora furono gli Obizzi, una famiglia di mercenari francesi che rilevarono una casa già esistente e la trasformarono in una residenza estiva. Le dimensioni e lo stile del castello differiscono dalla moda dell'epoca, dalle ville palladiane che ancora oggi si possono ammirare in tutto il Veneto e in particolare lungo la riviera del Brenta. La struttura del Catajo segue lo stile dei castelli medievali, con torri di guardia e merlature lungo tutto il perimetro del tetto. Se non fosse che le sopracitate torri di guardia, poste agli angoli della terrazza principale (usata in estate come sala da ballo all'aperto), erano destinate esclusivamente ad un uso domestico (e non difensivo!), ovvero contenevano il necessario per preparare feste ed eventi. 




(la terrazza)
 
Gli Obizzi non hanno certo badato a spese nella costruzione di quello che è un luogo autocelebrativo a tutti gli effetti. Le sale del piano nobile, infatti, sono interamente affrescate con scene tratte dalla storia di questa famiglia di capitani di ventura, numerate in progressione: le varie città conquistate, i matrimoni più importanti e gli eventi che hanno segnato l'ascesa della dinastia. 

I soffitti decorati e intagliati, le allegorie dipinte sopra gli ingressi delle stanze, gli stemmi delle famiglie alleate più potenti (i Medici, gli Estensi): tutto serviva a stupire e abbagliare chiunque entrasse nel castello.

La dimora dispone inoltre di vari spazi verdi, sia interni che esterni alle mura. All'esterno si può passeggiare tra i vialetti del grande Giardino delle Delizie, ricco di varie specie arboree: magnolie, faggi, perfino sequoie giganti centenarie! Nascoste in mezzo agli alberi troviamo una peschiera artificiale e un piccolo labirinto di siepi.




(la peschiera)

Il viale principale del giardino si snoda proprio di fronte all'ingresso del castello e, dal monumento posto all'estremità opposta del viale, si può scorgere l'imponente Fontana dell'Elefante. Essa si colloca nel giardino interno, detto anche Giardino dei Giganti. Un tempo questo spazio erboso veniva periodicamente inondato con circa un metro e mezzo d'acqua e successivamente utilizzato per ricreare delle spettacolari battaglie navali. 


 (il Giardino dei Giganti)

 
L'ultimo giardino, quello della Duchessa, è stato da poco aperto al pubblico: costruito come un vero giardino all'inglese, è posto sopra il tetto che si affaccia sull'ingresso del castello. Il panorama che si scorge da lassù è mozzafiato: spazia dai confini della tenuta al profilo dei vicini Colli Euganei. 

 
Il castello è aperto al pubblico tre giorni alla settimana e può essere affittato per eventi privati. Il biglietto d'ingresso comprende la visita ai giardini e quella guidata all'interno del castello. Trovate tutte le informazioni utili nel sito ufficiale.

Se ne avete la possibilità, andate a visitarlo perché merita davvero. 
 
Al prossimo viaggio, cari Eclettici!





 

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