venerdì 17 marzo 2017

#3


Manny per molti versi si sentì a casa, ma non voleva pensarci troppo per paura che quelle fragili benedizioni potessero dissolversi. Un istante dopo guardò Vishous. - Posso chiederti una cosa? -.
- Spara -.
- Cosa cazzo hai fatto alla mia macchina? -.
- In che senso? La musica, dici? -.
- Dove sono finite tutte le mie ... -.
- Boiate? -. Due occhi di diamante incontrarono i suoi. - Se vuoi vivere qui devi cominciare ad ascoltare i miei pezzi, okay? -.
Manny scosse la testa. - Vorrai scherzare -.
- Mi stai dicendo che non ti sono piaciuti? -.
- Lasciamo perdere -. Dopo aver bofonchiato qualcosa, Manny ammise, - Okay, non facevano del tutto schifo -.
La risata che accolse quel commento era solo un filino troppo trionfante. - Lo sapevo -.
- Allora, cos'erano? -.
- Adesso vuole anche i nomi -. Il vampiro tirò fuori una sigaretta e l'accese. - Vediamo...Cinderella Man di Eminem. I Am Not a Human Being di Lil Wayne. I Tupac con...-.
L'elenco non finiva più e Manny lo ascoltò piuttosto distrattamente. Se la memoria non lo ingannava, V guidava la Escalade nera laggiù in fondo, il che significava che Manny si sarebbe vendicato infilando nello stereo del SUV i Black Veil Brides, i Bullet for My Valentine e gli Avenged Sevenfold. Il solo pensiero lo fece sorridere. 


Ferita, La Confraternita del Pugnale Nero (J. Ward)

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