L'eclettica lettrice: Delitti a Fleat House

Bentrovati, cari Eclettici!

Nella recensione di questa settimana vi parlo di un romanzo giallo contemporaneo ambientato in Inghilterra: Delitti a Fleat House di Lucinda Riley.

L’improvvisa morte di Charlie Cavendish, nell’austero dormitorio di Fleat House, è un evento scioccante che il preside è subito propenso a liquidare come un tragico incidente. Ma la polizia non può escludere che si tratti di un crimine e il caso richiede il ritorno in servizio dell’ispettore Jazmine "Jazz" Hunter. Jazz ha le sue ragioni per aver abbandonato la carriera nella polizia di Londra e accetta con riluttanza di occuparsi dell’indagine come favore al suo vecchio capo. Quando uno dei professori viene trovato morto e poco dopo un alunno scompare, è chiaro che la vicenda sia molto più complicata di quanto potesse sembrare all’inizio. Intrighi familiari, tradimenti e vendette: sono tanti i segreti racchiusi nelle mura di Fleat House e alcuni attendono di venire alla luce da tempo.

Ambientato nella nebbiosa e apparentemente tranquilla regione del Norfolk, Delitti a Fleat House è l'unico romanzo giallo scritto dalla celebre Lucinda Riley, autrice della saga delle Sette Sorelle.

La protagonista del romanzo, la detective Jazmine Hunter (per tutti semplicemente Jazz) è appena tornata in patria dopo un lungo soggiorno in Italia ed è più che determinata a portare avanti i propri piani per il futuro: lasciare la polizia e Londra, stabilirsi in un grazioso cottege nel Norfolk e iniziare a dipingere. Purtroppo, però, il destino ha altri progetti in serbo per lei: poco dopo il suo ritorno, il suo superiore la contatta per parlarle di un caso recente, una morte sospetta avvenuta proprio nel Norfolk a poca distanza da lei, e chiede la sua collaborazione. Nonostante tutto, Jazz non riesce a negargli il proprio aiuto, in più il caso sembra semplice da risolvere: Charlie, uno studente di una prestigiosa scuola privata (la St. Stephen's), è stato ritrovato morto nella propria stanza, nel dormitorio di Fleat House. Tutto lascia pensare che si sia trattato di una morte accidentale, dovuta a un attacco di epilessia, ma interrogatorio dopo interrogatorio, la detective comincia a sospettare si tratti invece di omicidio, come conferma anche il referto del medico legale. Ma chi poteva voler uccidere uno studente? E per quale motivo?

Jazz comincia a indagare a fondo sul personale della scuola, sulla famiglia del ragazzo e su tutte le persone collegate alla St. Stephen's, e il quadro generale si fa sempre più intricato e difficile da decifrare. Specialmente perché la morte di Charlie non è l'unica collegata a Fleat House... Solo grazie al proprio intuito e all'aiuto dei suoi fidati colleghi, Jazz riuscirà a portare alla luce una verità inquietante, legata al passato di Fleat House e dei suoi abitanti.

Non avere paura del fallimento, Jazz. Certe volte le cose vanno male, fa parte della vita. Così come rialzarsi, spolverarsi i vestiti e ripartire.

Per quanto riguarda la trama, la parte iniziale del romanzo è molto scorrevole, intrigante e mantiene alta la suspence. L'autrice semina indizi fin dal principio, piccole briciole di pane da seguire per arrivare a scoprire il vero colpevole dei delitti. La protagonista mi è piaciuta molto: è tosta, empatica e molto intelligente, una detective in gamba che non si fa mettere i piedi in testa dai colleghi uomini che pensano di saperne più di lei. Purtroppo ad un certo punto il libro si fa troppo prolisso, vengono inseriti dettagli e dialoghi poco utili alla trama, che annoiano e fanno perdere il filo della storia. Inoltre, alcuni sviluppi sul caso sono facilmente deducibili da metà del romanzo in poi, quindi il finale e la scoperta del colpevole non sono stati proprio sorprendenti.

Nel complesso il libro è ben scritto e può piacere anche a chi non è abituato a leggere gialli e thriller.

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